“Finchè morte non ci separi”. Moglie e marito deceduti uno dopo l’altro

(Websource/archivio)

Avella è un comune italiano di 7.828 abitanti della provincia di Avellino in Campania. È famosa per la coltivazione della nocciola, da cui prende il nome, derivante dal latino (Avellana/avela). Un paese tranquillo, dove i valori e i principi sono alla base della vita. In un’epoca dove, la tecnologia e l’emancipazione hanno stravolto radicalmente il modo di concepire rapporti e modi di essere, in questo luogo si può ancora parlare di storie legate all’amore, quello eterno. Eterno come il legame che terrà uniti Saverio Rega e Annunziata Pipola, entrambi 83enni, deceduti a poche ore l’una dall’altro, dopo un’intensa vita fatta d’amore e fiducia.

Circa 60 anni di unione, l’uno accanto all’altro, a sostenersi, innamorati e lo resteranno anche nel viaggio che li porta in una seconda vita, mano per la mano. Saverio è stato investito nei mesi scorsi a Sperone da un’auto sulla via Nazionale. Un incidente grave da cui non si è più ripreso. Poco dopo anche la moglie è stata ricoverata nel complesso ospedaliero San Giuseppe Moscati e posta nel reparto di terapia intensiva in condizioni da monitorare continuamente. Il 24 Dicembre, giorno della vigilia di natale, il povero Saverio Rega non ce l’ha fatta ed è morto nel letto del suo ospedale. I funerali si sono celebrati il giorno dopo, a Natale e la moglie Annunziata non ha potuto assistere alla veglia funebre del marito perché anch’essa, come sopra citato, ricoverata. La donna, forse per segno divino, è morta nello stesso giorno delle esequie, come se ha voluto seguire fino in fondo la ragione della sua esistenza sulla vita terrena. Ieri mattina, giorno di Santo Stefano, don Giuseppe Parisi, ha dovuto celebrare anche il suo addio davanti a parenti e amici, scossi e senza parole per il doppio dramma avvenuto nel paese a distanza di sole 24 ore.

GVR