Mario Bartoli e la sua voglia di risentir battere il cuore del figlio

(Websource/archivio)

Livorno. Mario Bartoli e un desiderio mai tramontato. Circa 20 anni fa la morte del figlio Christian a causa di un’aneurisma cerebrale, ed ora l’uomo 61enne, continua a sognare di risentire anche solo per una volta, il battito del cuore di suo figlio scomparso quando aveva solo 17 anni. All’epoca dei fatti Mario, assieme alla consorte, autorizzò l’espianto degli organi e il cuore venne trapiantato a Bologna. “Ho saputo che chi l’ha ricevuto è vivo e sta bene, mi piacerebbe risentire quel battito”.

Di recente il pensionato ha lanciato un appello per trovare colui a cui era stato trapiantato il cuore del figliolo al policlinico Sant’Orsola. Un desiderio nato dopo che sul web aveva letto la storia di un papà che negli Stati Uniti ha percorso addirittura 4000 chilometri in sella ad una bicicletta per incontrare l’uomo che ha ricevuto il cuore della figlia. Una richiesta che aveva fatto il giro d’Italia ed era stata molto condivisa sui social network. “Ho avuto una notizia importante, perché sono riuscito a sapere che il ricevente è ancora vivo. Nel ‘98 aveva 51 anni, quindi adesso ne ha 70, e dalle informazioni raccolte si trova in buone condizioni di salute. Ho sempre pensato che il cuore di Cri fosse andato a un ragazzo della sua età, non credevo si trattasse si un adulto. Questo mi porta a rinnovare la mia richiesta, perché credo che una persona di quell’età sia più forte di un giovane e potrebbe arsi avanti”, queste le parole del 61enne piene di gioia ed emozione.

Anche se, con molte probabilità, il ricevente in questione non ha mai saputo di questa ricerca, Mario Bartoli tiene a precisare alcuni suoi pensieri: “Non si tratta di un’ossessione, ma vorrei spiegare cosa è nato da quella tragedia, cosa ha significato per me, per questo vorrei parlare con chi ha il cuore di Christian. Sarei contento di essere contattato, rispettando la sua sensibilità vorrei incontrarlo per risentire quel magico battito”.

Attualmente l’uomo insieme all’inseparabile cane Kyra, porta un sorriso nelle case di riposo, negli ospedali e nelle scuole. Donare il suo tempo alla solidarietà e sogna giorno dopo giorno sempre più, di ricevere il regalo che più di ogni altra cosa lo renderebbe felice. Lui che, dopo la morte del figlio, ha vissuto dei momenti davvero difficili, superati solo grazie alla famiglia e a Kyra, la cagnolina con la quale ha iniziato a girare la Toscana e l’Italia per stare vicino a chi è più bisognoso. Tutto viene condiviso sulla pagina Facebook “Kyra Bartoli”. Sono state soprattutto le persone che hanno conosciuto Mario durante questi anni duri a volerlo sostenere nel suo sogno e a condividere il suo messaggio.

GVR