Ieri pomeriggio l’attentato a San Pietroburgo: ora il terrorismo torna a colpire e le conseguenze sono molto più gravi. Almeno 41 persone sono state uccise e più di 80 ferite in un attentato suicida nella capitale afghana, Kabul. L’obiettivo era una organizzazione culturale sciita, ma è stata colpita anche l’agenzia di stampa Afghan Voice. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis, mentre i talebani hanno spiegato in un comunicato di non avere nulla a che fare con quanto accaduto stamattina.
Il portavoce del ministero degli interni afferma che gli attentatori suicidi hanno scatenato un’esplosione fuori dal centro prima di effettuare un altro attacco all’interno. Hanno attivato ordigni esplosivi nel seminterrato dell’edificio. Decine di persone erano riunite per ricordare l’anniversario dell’invasione dell’Afghanistan del dicembre 1979 da parte dell’ex Unione Sovietica. Dunque, Kabul torna nel mirino dei terroristi. Lo studente Mohammad Hasan Rezayee ha detto a Tolo News: “Eravamo all’interno della sala, ero in seconda fila, quando si è verificata un’esplosione, dopo lo scoppio c’erano fuoco e fumo all’interno dell’edificio e tutti chiedevano aiuto”. Grave anche la situazione ad Afghan Voice: si parla di un reporter che è rimasto ucciso e due che sono feriti negli attentati di stamattina.
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— NFTV (@nftvnews) 28 dicembre 2017
GM
