
Un bambino di tre anni è morto questa mattina dopo essere arrivato all’ospedale Santobono di Napoli già in arresto cardiaco alle ore 7. I tentativi disperati di rianimarlo sono durati circa 40 minuti poi i medici hanno dovuto constatare il decesso del piccolo paziente alle ore 7.43. Il bambino si era presentato al Pronto Soccorso coi genitori già ieri sera e lamentava forti dolori addominali e diarrea persistente. I medici, come riporta anche una nota ufficiale dell’ospedale Santobono, avevano notato “segni di infiammazione delle vie aeree, dolori addominali e diarrea”, ma non avendo riscontrato “temperatura febbrile al momento dell’osservazione” avevano optato per le dimissioni. Nella nota si legge: “Dopo la visita integrata da un esame ecografico, il quadro clinico è stato ritenuto, in conformità alle linee guida ordinariamente seguite, non abbisognevole di ricovero e il piccolo è stato reinviato al domicilio, con prescrizione di farmaci e richiesta di controllo presso il curante dopo 24 ore”.
I genitori hanno immediatamente chiesto l’intervento delle autorità per fare chiarezza sulla vicenda e individuare eventuali responsabilità dei medici. Va detto che ancora prima dell’intervento della Procura l’ospedale aveva già avviato le pratiche per un’indagine interna e disposto l’autopsia sul corpo del bambino. L’esame è stato affidato ad un’equipe costituita dal direttore medico del presidio, dal responsabile del rischio clinico e dal prof Pierpaolo Di Lorenzo, medico legale dell’Università Federico II.
La nota dell’ospedale si conclude così: “La Direzione dell’Azienda, fiduciosa nell’azione delle autorità competenti così come della professionalità e abnegazione dei propri sanitari porge alla famiglia sentite condoglianze e la più fattiva vicinanza, assicurando la massima collaborazione nell’individuare le cause della dolorosa vicenda”.
F.B.