
Le hanno servito “per sbaglio” un cocktail-bomba al posto di un “mocktail”, una bevanda analcolica per bambini. E così la piccola Evelyn, di soli quattro anni, si è ritrovata “ubriaca e fuori di sé”. Lo spiacevole “incidente” si è verificato lo scorso 20 dicembre nel corso di una cena presso un ristorante della catena Frankie & Benny’s a Burtonwood, nella contea inglese del Chesire. Evelyn aveva molta sete e ha ingurgitato circa un terzo di quel potentissimo drink, prima di sputarlo disgustata, come hanno poi raccontato il suo papà, Mark Thomas, 33 anni, e la sua compagna Kathryn Wilson, 29, che hanno dovuto fare i conti con i postumi della sbornia. Va da sé che dopo il “fattaccio” il genitore è andato su tutte le furie. Tanto più che lui stesso aveva esortato la piccola a scolare tutto il bicchiere, pensando che la sua ritrosia fosse un semplice “capriccio”. In fondo, aveva ordinato un semplice “Fruity Sunrise”, una bevanda a base di un mix di succhi di frutta…
Quando la cameriera responsabile del qui pro quo, in preda al panico, è corsa al loro tavolo e ha ammesso il tragico errore, era ormai troppo tardi. Evelyn, racconta il papà, non riusciva neppure a reggersi in piedi, sproloquiava e faceva versi strani col viso, dopo aver mandato giù il cocktail “F&B on the Beach”: roba per stomaci (e bocche) forti, perché a base di vodka Eristoff vodka, Schnapps Archers Peach e succo d’arancia e di mirtillo. Ora Mark, originario di Newton-le-Willows (sempre in Inghilterra), fa appello a questo e altri ristoratori affinché applichino procedure più rigorose e “tracciabili” per la preparazione e la somministrazione dei “mocktail”, onde evitare il ripetersi di errori del genere. Per farsi perdonare, il ristorante incriminato gli ha offerto un buono pasto, cosa che lui reputa “inaccettabile”. “Quando l’abbiamo portata al pronto soccorso abbiamo avuto davvero una gran paura – ricorda ancora il papà della bimba – . Non riuscivamo a svegliarla. Fortunatamente i medici ci hanno detto che non era nulla di grave: aveva solo bisogno di un occhio di riguardo”. “Ma – conclude – poteva andare molto peggio”.
EDS