A partire dal nuovo anno i sacchetti per frutta e verdura saranno a pagamento

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Con il nuovo anno entrerà in vigore una norma che comporterà una nuova spesa per gli italiani: i sacchetti ultraleggeri utilizzati per imbustare frutta e verdura dovranno essere tutti biodegradabili e compostabili, misura che imporra un costo accessorio a singolo pezzo che varierà da 1 a 5 centesimi. Si tratta di una misura tesa alla salvaguardia dell’ambiente che non potrà essere aggirata dagli esercenti, qualora infatti questi venissero beccati a non rispettarla sarebbero multati pesantemente: le multe varieranno dai 2.500 ai 25 mila euro fino ad un massimo di 100 mila euro nel caso in cui la violazione riguardi quantitativi ingenti di merce.

Gli italiani saranno quindi costretti ad aggiungere i sacchetti biodegradabili alle spese annuali, ma il costo delle buste dovrebbe essere comunque irrisorio. A spiegarlo è Marco Versari, presidente dell’Associazione italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili che a riguardo dice: “Secondo il nostro Osservatorio in media gli italiani ne utilizzano 150 l’anno per cui a seconda dei prezzi delle singole buste la spesa potrebbe aumentare fra 1,5 euro e 4 euro”. Inoltre Versari aggiunge che non solo questa spesa verrà affrontata allo scopo di seguire una norma virtuosa, ma potrà facilmente essere ammortizzata: “Possono essere riutilizzati per inserire i rifiuti ‘umidi’ facendo risparmiare il costo del sacchetto dedicato”.

Il direttore generale di Legambiente, Stefano Ciafani, si esprime favorevolmente all’introduzione della norma ma evidenzia che i costi per l’applicazione della stessa dovranno essere non eccessivi, per non gravare troppo sulle tasche degli italiani: “L’innovazione ha un prezzo ed è giusto che i bioshopper siano a pagamento ma sia garantito un costo equo che si dovrebbe aggirare intorno ai 2/3 centesimi a busta. Occorre affrontare con efficacia il problema dell’usa e getta e allo stesso tempo contrastare il problema dei sacchetti illegali, ancora troppo diffusi, e promuovere le filiere delle produzione industriali innovative e rispettose dell’ambiente”.

F.S.