
“È solo un accanimento verso di me, io ho sempre dato tutta me stessa per questo lavoro”, così una donna di 40 anni ha spiegato la scelta del discount per cui lavora da dodici anni, l’Eurospin di Susa, di mandarla a lavorare a 100 km da casa. La donna, due figli piccoli e un marito che ha perso il lavoro, si è trovata in una spiacevole situazione. La 40enne gode di un vecchio contratto che prevede il riposo domenicale e l’orario lavorativo dal lunedì al sabato. Ciò nonostante, rifiutandosi di lavorare di domenica, nel giorno di San Silvestro, è stata trasferita..
La situazione è stata denunciata da Sabatino Basile, responsabile torinese di Fisascat Cisl: “Abbiamo scioperato per il comportamento scorretto e antisindacale dell’azienda. Durante il presidio organizzato davanti al supermercato di Susa, abbiamo raccolto anche la solidarietà dei clienti: molti di loro hanno scelto di non entrare nel discount e di non fare acquisti in segno di protesta contro la decisione dell’azienda”. La scelta della donna le è costata davvero caro: avrebbe lavorato per una settimana nella sede di Cuorgnè, a 98 chilometri di distanza da Susa, a partire dal 18 dicembre e fino alla vigilia di Natale.
Intanto, la 40enne, intervistata da ‘Repubblica’, ha spiegato di star male per quanto accaduto: “Ho di nuovo le crisi d’ansia, mi sento nell’occhio del ciclone. Tutti i giornali e le tv parlano della mia storia.. Sono andata dal medico e mi ha prescritto altri due giorni di riposo assoluto. Il telefono continua a squillare, ieri fuori dal negozio c’erano i giornalisti e le telecamere per intervistarmi e fortunatamente sono uscita prima dal lavoro. Susa è un paese piccolo: la gente mi chiede se sia io quella dipendente dell’Eurospin di cui parlano tutti i giornali. Mi sento osservata da tutti”. Bocche cucite, al momento, da parte di Eurospin.
GM