Uno sconosciuto gli manda la polizia per scherzo, gli agenti lo uccidono

(Websource/Archivio)

Negli Stati Uniti nascono spesso delle mode che sono quanto meno discutibili, ma l’ultima supera le altre per coefficiente di pericolosità e mancanza di buon senso. Stiamo parlando dello ‘Swatting’, ovvero organizzare uno scherzo ad un antagonista che comprenda l’invio della squadra SWAT della polizia americana, ovvero quella specializzata in situazioni ad alto rischio, come rapine con ostaggi o attacchi terroristici. Non serve un genio per comprendere che si tratta di uno scherzo pericoloso e che prima o poi qualcuno ci avrebbe rimesso la vita, ciò nonostante la moda è dilagata e la prima morte è arrivata nella giornata di ieri a Wichita, in Kansas.

L’intervento della polizia si è reso necessario quando in una telefonata anonima, un ragazzo ha detto all’operatore di aver ucciso il padre e di tenere in ostaggio la madre e un altro membro della famiglia. Per far accelerare l’intervento ha aggiunto che poco prima di chiamare aveva cosparso di benzina tutta la casa e che entro pochi minuti avrebbe dato fuoco all’appartamento con gli ostaggi dentro. Trattandosi di un caso limite la polizia è intervenuta subito ed ha bussato alla porta dell’abitazione chiedendo al presunto rapitore di uscire con le mani alzate. Ad aprire è stato un ragazzo che, sorpreso da quello che stava accadendo, ha istintivamente portato una mano alla cintura. E’ stato in quel momento che un agente ha fatto partire un colpo temendo che stesse prendendo un arma.

Pochi istanti dopo gli agenti si sono resi conto che erano stati tratti in inganno da una chiamata burla e che il ragazzo non solo non era armato, ma non aveva fatto nulla. Gli agenti hanno anche provato a salvargli la vita chiamando l’ambulanza, ma il giovane è morto durante il tragitto in ospedale. Dal successivo comunicato della polizia si apprende che la chiamata scherzo è stata effettuata da Los Angeles a miglia di distanza da dove si è verificata la tragedia.

F.S.