Il dottore gentiluomo salva vista ad un’anziana paziente

Viene chiamato il Babbo Natale blu perché è diventato protagonista di un’autentica favola. Il dottore Yosef Gindzin, oftalmologo, ha salvato la vista di una sua paziente curandola nel suo giorno libero e portandola in braccio presso il suo ufficio. Lillian Havenga, questo il nome della donna, soffre di una degenerazione maculare che le ha quasi provocato la perdita totale della vista nell’occhio sinistro. Riesce ancora a vedere ragionevolmente bene all’occhio destro, ma ha bisogno di iniezioni ogni quattro settimane per salvare la sua vista. “È una specie di paziente insolito: se siamo in ritardo con la sua iniezione, inizia a sanguinare”, ha detto il dott. Gindzin. “Così negli ultimi 15 anni abbiamo cercato di non essere in ritardo di un giorno.” L’ultima iniezione era prevista il 14 dicembre, ma la donna non è riuscita a recarsi all’appuntamento perché in ospedale a causa di un altro problema di salute. Lillian è stata autorizzata a lasciare l’ospedale solo qualche giorno dopo, ma non poteva aspettare ulteriormente perché avrebbe potuto perdere la vista. Per questo sua figlia Marie si è rivolta al dottor Gindzin che si è subito messo a disposizione aprendo il suo studio nel suo giorno di ferie. “Mi ha dato il suo numero di cellulare e ha detto che sarebbe stato disposto a incontrarla in ufficio sabato e aprirlo solo per lei così da poterle salvare l’occhio”, ha detto. Ma il vero gesto di solidarietà è arrivato il giorno dell’appuntamento. La donna è rimasta bloccata nel parcheggio per la troppa neve ed inoltre si muove solo sulla sedia a rotelle e questo rappresentava un vero e proprio ostacolo per raggiungere lo studio medico. “Non abbiamo spalato il nostro vialetto perché era il fine settimana e la sua macchina non è riuscita a raggiungere la porta”, ha detto il dott. Gindzin. “Quindi l’ho appena portata nell’edificio.” In quel momento il dottore l’ha presa in braccio, l’ha portata nello studio ed ha effettuato la procedura con successo. Al termine l’ha riportata in auto. Ora la donna può vedere senza problemi e attende con ansia l’arrivo della sua nipotina. “Mi ha portato nel suo studio, mi ha curato e mi ha portato fuori di nuovo. Quale altro dottore avrebbe fatto tutto ciò?”