Silvio Berlusconi a tutto campo: Euro, grandi opere, leader mondiali

Silvio Berlusconi (Photo credit should read VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)

Va avanti senza sosta la campagna elettorale di Silvio Berlusconi: il leader di Forza Italia è tornato a parlare in un’intervista al ‘Corriere dell’Umbria’. Lungo il bilancio fatto rispetto a scelte degli anni passati: “Alcuni cambiamenti sono stati in peggio, come l’introduzione dell’euro con quelle modalità e a quei valori improvvidamente accettati da Prodi che ha dimezzato i redditi e i risparmi degli italiani, altri in meglio, come ad esempio l’alta velocità ferroviaria, che ha reso il Paese più competitivo”, spiega l’ex presidente del Consiglio.

Poi attacca: “Direi però che i grandi nodi rimangono da sciogliere, e gli italiani oggi sono più scettici e più delusi, dopo quattro governi della sinistra che non sono stati scelti dai cittadini. D’altronde come potrebbero non essere scettiche e deluse, per esempio, le popolazioni dell’Italia centrale colpite dal terremoto, che – a differenza di quanto avvenne nel 2009 all’Aquila quando governavamo noi – oggi a due anni dal terremoto non riescono ancora ad avere un tetto sicuro e non vedono ripartire la ricostruzione?”. Sempre rispetto all’Europa, Silvio Berlusconi sottolinea come “i nostri governi” che “non hanno saputo tutelare gli interessi dell’Italia”.

Il giudizio è durissimo: “Quello che l’Italia dovrà fare sarà chiedere di ripensare radicalmente il modello di integrazione europea, passando dall’Europa dei burocrati all’Europa dei popoli. Se vogliamo che l’Europa abbia un futuro e che per l’Italia torni ad essere un’opportunità e non un problema si dovrà passare dall’attuale Europa dei burocrati all’Europa dei popoli”. Tra i leader mondiali, tanti sono i modelli di riferimento, ma nessuno si può importare. Un plauso va a Donald Trump e le sue “scelte coraggiose”, come la riforma fiscale: “Un modello che noi dovremmo seguire e imitare, invece di criticarlo e protestare come ha fatto, con un certo provincialismo, il governo italiano”, è il giudizio di Silvio Berlusconi.

Bravo Emmanuel Macron, ma la sua storia personale è molto distante da quella del centrodestra italiano: “”È brillante e preparato, ma la sua è una sinistra che ha distrutto la sinistra storica. Forse è un bene ma non è il nostro modello”. Quindi su Angela Merkel: “Con lei condividiamo i valori di fondo, la visione dello Stato e della società ma non è neppure lei un modello, perchè l’Italia ha altre specificità”. Della Cancelliera tedesca, Silvio Berlusconi apprezza il fatto che “abbia rappresentato in questo decennio difficile un baluardo di stabilità e di responsabilità in Europa”, pur tutelando gli interessi della Germania. Ci tene infine a precisare: “Ma questa non è una colpa”.

GM