Venezuela: 18enne incinta muore uccisa dai soldati di Maduro

Alexandra Colopoy
(Twitter)

Il governo Maduro è ancora sotto accusa, stavolta per la morte di Alexandra Colopoy, 18enne incinta, che è deceduta il 31 dicembre in Venezuela, mentre era in fila per ottenere uno stinco di porco. Le autorità venezuelane hanno arrestato un soldato della Guardia Nazionale durante il fine settimana e lo hanno accusato di aver sparato alla giovane, durante gli scontri per quella che è stata già ribattezzata “la rivolta dello stinco di maiale”. Alexandra Colopoy è stata uccisa dal primo sergente David Rebolledo, secondo un tweet del procuratore di stato nella tarda notte di domenica. Non sono stati forniti ulteriori dettagli, ma i critici del governo di sinistra del presidente Nicolas Maduro hanno utilizzato l’episodio, definendolo un chiaro esempio del crollo del paese ricco di petrolio.

I media locali hanno riferito che il marito di Alexandra Colopoy e un testimone hanno detto che i soldati erano ubriachi quando sono arrivati per distribuire il maiale in una zona molto povera di Caracas. Hanno detto che i soldati hanno ordinato ai venezuelani di andare via perché la tradizionale carne di Natale si era esaurita, ma il gruppo ha rifiutato. “La Guardia Nazionale è impazzita e ha iniziato a sparare”, ha detto il coniuge di Alexandra Colopoy, Bernabé, in un’intervista postata sui social media. “Cadde a terra”, ha detto, aggiungendo che sua moglie era incinta di cinque mesi. Anche suo fratello Alejandro è stato sparato, ma si sta riprendendo.

Il pubblico ministero Tarek Saab ha condannato l’incidente: “Lo stato venezuelano garantisce il rispetto e l’applicazione dei diritti umani, così come le sanzioni per coloro che li violano”. Rivolte del cibo e code turbolente di fronte ai supermercati sono diventate frequenti in Venezuela. Il paese dell’OPEC sta vacillando per il quarto anno a causa di una brutale recessione. Milioni di residenti hanno stipendi che ammontano a pochi dollari statunitensi al mese, rendendo difficile ottenere cibo a sufficienza. “Questo è il modo in cui il regime omicida tratta la gente”, ha scritto su Twitter l’oppositore Delsa Solorzano. “Il dolore di quest’uomo, la cui moglie e il suo bambino sono stati uccisi da un proiettile dello stato, è il dolore del Venezuela”, ha chiosato.

 

GM