Regione Sicilia: una nomina importante per la nipote di Mattarella

Maria Mattarella (websource/archivio)

Maria Mattarella, figlia di Piersanti, l’ex presidente della Regione ucciso dalla mafia nel 1980, e nipote del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è divenuta segretario generale della Regione Sicilia, incarico assunto mantendendo l’interim ai vertici dell’avvocatura della stessa Regione a statuto autonomo. Maria Mattarella è alla Regione dal 1993. Pare che prima di accettare l’incarico abbia “avuto un colloquio con lo zio”. Sostituisce Patrizia Monterosso, passata alla direzione della Fondazione Federico II. Proprio quest’ultima nomina, voluta da Gianfranco Micciché, ha dato adito a molte polemiche.

Il vice presidente dell’Ars, Giancarlo Cancelleri, esponente del Movimento 5 Stelle ed ex candidato alla presidenza della Regione, accusa senza mezzi termini: “La Monterosso praticamente esce dalla porta per rientrare dalla finestra, quando buon senso avrebbe imposto il suo allontanamento definitivo da qualsiasi poltrona collegata direttamente o indirettamente alla Regione. Proprio nei giorni scorsi il procuratore della Corte dei Conti Albo ha chiesto alle giunte Lombardo e Crocetta un risarcimento di quasi un milione di euro per la nomina dell’ex segretario”.

Cancellieri mette ancora in evidenza: “Senza contare che la Monterosso è stata pure condannata, sempre dalla magistratura contabile, ad un risarcimento di quasi un milione e 300 mila euro per la questione degli extrabudget della formazione professionale e che sempre per questa questione è imputata per peculato con una richiesta di condanna a quattro anni. La cosa gravissima è che questa nomina è avvenuta con l’avallo di Musumeci. Quando abbiamo chiesto spiegazioni a Miccichè, infatti, lui ci ha risposto che l’operazione è stata concordata col presidente della Regione, cioè con colui che in campagna elettorale aveva detto chiaramente che avrebbe allontanato la Monterosso. Se questo significava soltanto spostarla di poltrona avrebbe dovuto specificarlo ai siciliani cui ha chiesto il voto e che ancora una volta sono stati vergognosamente ingannati”.

Ma non è solo il Movimento 5 Stelle a non gradire la nomina della Monterosso: “Ormai è chiaro che Miccichè pensa che la Torre Pisana sia il posto migliore da dove prendere a schiaffi i siciliani”, dice Vincenzo Figuccia, deputato regionale dell’Udc, parlando di “beffa per i cittadini”. Quindi aggiunge: “Non resistono nemmeno le condanne della Corte dei Conti davanti alla volontà del presidente dell’Ars di far tornare indietro di venti anni la politica siciliana. Non bastava la sua rielezione e quella di altri evergreen con Savona alla commissione Bilancio, ora anche la discussa ex segretaria generale della Regione per la Federico II. Miccichè è imprigionato nella sua storia che in decenni di politica non ha prodotto granché. Più che le azioni di discontinuità qui prevalgono quelle dei bari”. Duro anche Claudio Fava, che parla di “nomina inopportuna e che non tranquillizza chi sperava di veder proseguire l’opera di risanamento economico e di crescita dell’offerta culturale della fondazione Federico II”.

GM