
Marina Elide Punturieri, coniugata Ripa di Meana, è morta quest’oggi all’età di 76 anni. Da tempo lottava contro il cancro e non aveva mai nascosto la sua malattia. Tanto che questa estate si era mostrata in televisione con il corpo coperto da un velo spiegando di nascondersi a causa dei segni sul viso lasciati dalla terapia contro il tumore che, dopo 16 anni, se l’è portata via.
La Ripa di Meana precedentemente nota come Marina Lante della Rovere, conosciuta anche per i matrimoni con Alessandro Lante della Rovere, prima, e con Carlo Ripa di Meana, poi, si è spenta oggi all’età di 76 anni.
Dagospia, che per primo ha dato la notizia della morta, riferisce che la Ripa di Meana aveva confidato poco tempo fa ai suoi amici più cari: «Sarà il mio ultimo Natale». E così purtroppo è stato.
Nata e cresciuta a Reggio Calabria, Maria si era fatta notare già da giovanissima come stilista arrivando poi ad aprire un atelier di alta moda in Piazza di Spagna. Nella sua vita poi non si è mai occupata soltanto di moda. Ha partecipato come opinionista a numerose trasmissioni televisive, scritto una decina di libri e ha anche diretto un film, il thriller Cattive ragazze del 1992.
Dagli anni novanta in poi ha inoltre preso parte, in Italia e in altri paesi, a svariate campagne animaliste e in particolare contro lo sterminio dei cuccioli delle foche, contro l’uso delle pellicce e contro le corride.
F.B.