Si infittisce il mistero legato alla scomparsa di Enrico Maccari, imprenditore chimico di 55 anni svanito da casa nel giorno di Natale. L’unica pista che gli investigatori hanno trovato finora è quella che conduce a Milano: la sua auto, infatti, è stata trovata nel capoluogo lombardo all’angolo tra viale Monza e via Pozzi il 29 dicembre, 4 giorni dopo la denuncia di scomparsa. L’uomo è residente a Giubiasco, frazione di Bellinzona città che si trova nel cantone italiano della Svizzera, qui vive con la compagna ed il figlio Fabio.
Proprio il figlio è quello che si è interessato maggiormente di cercare il padre, il ragazzo sostiene che la sua scomparsa non sia dovuta ad un desiderio dell’uomo di scappare, poiché in questo momento non ne avrebbe alcun motivo: l’uomo aveva da poco ricevuto un nuovo incarico e si era fidanzato con una nuova compagna. Il ragazzo ha esposto la denuncia in Italia a Varese, dove il pm Luca Perrucci si sta occupando del caso, quindi si è affidato ad un investigatore privato ed ad un avvocato per poter seguire l’indagine da vicino ed aiutare gli investigatori.
Il caso, infatti, si presenta come molto complicato, la pista milanese non ha offerto ulteriori indizi, Fabio Maccari ha detto agli investigatori che non si spiega cosa facesse a Milano e che li non ha amici, forse qualche contatto: “Non riusciamo a capire perché la sua auto si trovasse a Milano. E’ vero che conosce molte persone ma non ha alcun interesse specifico”. L’unica alta possibile pista a disposizione della Polizia è quella tracciata dai due cellulari dell’uomo, questi non sono rimasti nella sua abitazione, cosa che presuppone che li abbia con se, ma non li ha mai accesi dal giorno della scomparsa. Il timore, a questo punto, è che l’uomo possa essere stato ucciso.
F.S.
