
Silvio Berlusconi sarà “il salvatore dell’Italia nelle prossime elezioni politiche”. Così si esprimeva qualche giorno fa Bill Emmott, ex direttore della celebre rivista finanziaria ‘The Economist’, considerato tra i maggiori detrattori di Silvio Berlusconi nell’ormai lontano 2001, quando lui stesso definì il leader dell’allora Casa delle Libertà “inadeguato ad assumere il ruolo di capo del governo italiano”. Ora per il leader di Forza Italia arrivano altre scuse da parte della stampa estera. E’ il quotidiano francese ‘Le Monde’ che rivede le sue posizioni, chiedendo scusa per due articoli dell’agosto 2015 e del luglio 2017 dal titolo “Quando Berlusconi viene a patti con la Piovra” e “Quando Berlusconi trattava con Cosa nostra”.
Il quotidiano francese scrive: “Sono stati avviati diversi procedimenti penali per verificare se Berlusconi e il suo gruppo Fininvest avessero utilizzato capitali di provenienza mafiosa, ma dopo approfondite indagini, finalizzate soprattutto ad analizzare le dichiarazioni dei pentiti e i flussi finanziari di Fininvest, questi procedimenti hanno portato a provvedimenti di non luogo a procedere o di assoluzione”. Quindi aggiunge: “In queste sentenze definitive, non c’è alcuna prova che Fininvest e Silvio Berlusconi abbiano potuto beneficiare di somme di origine mafiosa, o che si siano dedicati a riciclare tali somme”. Nel primo articolo, ‘Le Monde’ parlava di “legami con la mafia siciliana stabiliti con certezza dai numerosi giudici incaricati di indagare sui suoi affari”. Nel secondo articolo le accuse erano più dure: “Le inchieste giudiziarie hanno mostrato che gli enormi investimenti nel complesso immobiliare Milano 2, realizzato alla fine degli anni Settanta nella periferia milanese, sono stati realizzati grazie al denaro nero della mafia”.
GM