
Nelle stesse ore in cui ha perso la vita Anna Bonavolontà, ultima vittima della Terra dei Fuochi, il cancro non lascia scampo a Barbara Mussi, Babi per tutti, una giovane mamma di 39 anni, che lascia nel dolore il figlio Andrea, la mamma Maria e il fratello Alarico. Quest’ultimo ha spiegato: “E’ morta nel giro di 45 giorni. Da oltre un mese si trovava ricoverata all’Istituto dei tumori di Milano dove ha combattuto la sua battaglia contro la malattia, sopportando operazioni, cure e i tanti effetti collaterali delle medicine, pensando a suo figlio Andrea”.
A uccidere Barbara Mussi è stato un linfoma di tipo T all’intestino, che aveva scoperto appena un mese e mezzo fa, proprio quando – spiega Alarico – stava coronando il suo sogno di aprire un negozio di tatuaggi tutto suo: “L’inaugurazione doveva essere ai primi di novembre, ma poi è sopraggiunta la malattia. Barbara aveva una passione per la pittura. Aveva studiato all’Istituto d’Arte di Crema, per poi frequentare l’Accademia di Brera. La vita poi l’ha messa di fronte a fare delle scelte e lei si è sempre presa cura del figlio, andando a lavorare in uno studio notarile. Da un paio d’anni aveva iniziato a lavorare come tatuatrice e, un po’ anche spinta da me, si era convinta ad aprire le sua attività. Non meritava di andarsene così presto, senza aver coronato il suo sogno”.
Il fratello ha quindi concluso: “Barbara aveva sempre un sorriso per tutti, era la prima a dare una mano alle sue tante amiche Amava il mare e la sua volontà sarebbe stato di andarci a vivere. E’ come se ci fosse un po’ meno colore in giro nel mondo senza di lei”. Un ricordo di Barbara Mussi arriva anche dal parroco, don Gianfranco Castelli, che ha tenuto l’omelia in occasione dei funerali: “Conoscevo Barbara da quando è venuta agli incontri in parrocchia per la prima comunione del figlio. Era molto brava nel disegno, dal punto di vista artistico aveva una grande sensibilità. Conservo nella mia stanza da letto un volto del Cristo realizzato a carboncino che mi aveva donato e che mi piace moltissimo. Rivolgo a lui le mie preghiere prima di addormentarmi”.
GM