
Per chi non conoscesse Alberigo Lemme, gli basti sapere che è il dietologo delle celebrità, quello che ospite da Barbara D’Urso a ‘Pomeriggio 5’ dimostra ben poco tatto nei confronti di chi ha problemi di linea. Conoscendo la sua poca diplomazia Cruciani e Parenzo lo hanno invitato ad intervenire a ‘La Zanzara’ per fargli esprimere opinioni sulla politica ed il risultato è stato esplosivo. Lemme infatti ha dato spettacolo prendendosela praticamente con ogni categoria a partire dalle donne, incapaci a suo dire, di ricoprire ruoli di importanza cruciale in politica.
In ambito politico la vittima non poteva che essere la Boldrini di cui Lemme dice: “Scusate, ma tra me e la Boldrini non c’è storia. Lei è una testa di donna, essendo femmina che ci possiamo cavare? Un ragno dal buco. Le femmine fanno solo danni, datemi retta. Meno donne entreranno in Parlamento meglio è. In Italia ci vogliono i maschi in Parlamento”. Ma se l’attacco alla Boldrini è solo collaterale quello ad Arisa, rea di aver trovato la sua dieta poco funzionale, è diretto: “Arisa è venuta da me un po’ di tempo fa. Poi l’ho espulsa dal programma perché non mi seguiva. Voleva i soldi indietro, ma te li do in mezzo agli occhi i soldi, testa di donna che non sei altro. Ma stiamo scherzando?”.
L’apice dell’intervento di Lemme, però, viene toccato quando gli chiedono un’opinione sull’immigrazione e la povertà, realtà quest’ultima che per il dietologo è una scelta di vita: “Io sono ricco e la povertà è una scelta. I poveri non hanno voglia di lavorare. Andate a lavorare se volete diventare ricchi, come faccio io. Non sopporto i poveri, perché sono sfaticati ed hanno scelto di essere poveri. Non li sopporto proprio. A 12 anni ho scelto di fare il ricco e sono diventato ricco. La povertà è una scelta, stampatevelo bene in mente”. Insomma Lemme, dopo la dieta perfetta, potrebbe anche vendere libri sulla ricetta della ricchezza, in questo modo potremmo risollevare l’Italia dalla crisi ed evitare che migliaia di giovani fuggano all’estero per trovare un lavoro che qui, stando alle affermazioni di Lemme, non è che non possono, bensì non vogliono trovare.
F.S.