Amatrice, torna la paura. Gli esperti: “Non sarà l’ultima scossa”

Amatrice
(FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.6, una delle più forti degli ultimi mesi, è stata registrata stamattina ad Amatrice. L’epicentro a due chilometri dalla località del rietino gravemente colpita sedici mesi fa. L’ipocentro localizzato ad appena dieci chilometri di profondità. Si tratta di un fenomeno destinato a ripetersi, come ha spiegato Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv): “Questa sorta di vibrazione continuerà ancora ed è dovuta al graduale adattamento del volume della crosta terrestre”.

Quella di oggi ad Amatrice, stando a sentire Carlo Doglioni – interpellato dall’Ansa, è una scossa del tutto compatibile con l’evoluzione delle repliche in corso dal 24 agosto 2016. “Terremoti simili ci sono stati anche nelle ultime settimane e non c’è un allarme specifico: sappiamo che nell’area ci sono circa 20-30 scosse al giorno, molte di magnitudo inferiore a 2.0, e sono tutte repliche legate allo stesso meccanismo”. Nei giorni scorsi, grande preoccupazione per un nuovo allarme: uno studio condotto da un’équipe di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia ha rivelato l’esistenza di una sorgente di magma nel cuore dell’Appennino meridionale, nel Matese, la cui risalita dà origine a violenti terremoti.

GM