“Sto per morire”, ma gli amici non gli credono

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Sono ancora molti i punti oscuri nella vicenda drammatica di Matthew Jones, un ragazzo britannico di 17 anni che si trovava in un campeggio per un festival di musica, il Reading Festival, e che ha trovato la morte in maniera ancora tutta da chiarire. A quanto pare il giovane aveva deciso di togliersi la vita e prima di farlo aveva annunciato la sua drammatica decisione agli amici. “Mi dispiace, sto per morire” avrebbe scritto in un messaggio inviato ai più stretti amici i quali, pensando ad uno scherzo o comunque ad una minaccia alla quale non avrebbe dato seguito, hanno completamente ignorato l’allarme.

Quello era un grido d’aiuto, “sperava che qualcuno andasse a salvarlo, altrimenti non avrebbe scritto nulla e si sarebbe soltanto suicidato” ha detto sua nonna intervistata dai tabloid inglesi. Le indagini sulla sua morte sono ancora in corso e ci sono tanti elementi da valutare. Innanzitutto il fatto che il giovane aveva già sofferto in passato, nonostante la giovane età, di depressione. In secondo luogo c’è il fatto che le analisi eseguite sul suo corpo hanno dimostrato che quando è stato trovato morto, con un sacchetto di plastica legato intorno al collo, era anche pieno di droghe e alcol.

I punti da chiarire sono: è morto per quello che aveva assunto o per asfissia dovuta al sacchetto di plastica? Si è tolto la vita in preda ad allucinazioni dovute al mix di alcol e droghe? Quest’ultima è l’ipotesi più veritiera secondo la famiglia che non crede ad un gesto deliberato e ragionato.

F.B.