
Firenze. Carlo Verdone come non siamo abituati a vedere, polemico e battagliero, a difesa del mondo del cinema e delle persone che ne fanno parte, contro ogni accusa derivante da oltre oceano. Durante la presentazione del suo nuovo film, Benedetta follia, ha parlato con i giornalisti riguardo le accuse di molestie nel mondo del cinema, arrivate fin qui dagli Stati Uniti. Il 67enne attore romano, idolo di più generazioni, creatore di personaggi amati e ricordati nel tempo, proprio non ci sta, quando ad essere messi sotto la lente d’ingrandimento, sono persone a cui tiene particolarmente e risponde in prima persona, alle accuse pervenute dall’attore e regista americano, Johnathon Schaech, capace di accusare Franco Zeffirelli di molestie sessuali, dopo ben 25 anni di distanza dai fatti in merito: “Pure Zeffirelli hanno accusato? Ma poveretto, ma lo lascino in pace, sta pure poco bene. Sono indignato, basta, mi pare che stiamo esagerando. A me queste denunce che arrivano dopo 25 anni non mi quadrano più. Ti hanno molestato? Vai subito dai carabinieri, non aspetti 25 anni, a scoppio ritardato, per andare in una trasmissione televisiva. Il cinema è fatto anche di brave persone, non è tutto un puttaio”.
Così Verdone ha espresso il suo sdegno e la sua perplessità: “Quanto tempo è passato? 25 anni? E dopo 25 anni uno si ricorda che magari Zeffirelli gli avrà fatto così…?”, mimando poi il gesto di una semplice carezza. Un pò sarcasticamente ha poi ribadito il concetto: “Nel cinema ora è pieno di gente terrorizzata. Basta: i processi non si fanno nelle trasmissioni, si fanno nei tribunali, le denunce si fanno in questura e nelle stazioni dei carabinieri. Abbiamo santificato Pasolini, porca miseria. Oggi invece c’è una caccia a tutto. Ma chi erano quelli in barca con Kevin Spacey? Saranno stati dei battoni e dunque basta. Perdere un attore come Spacey è una perdita colossale. E lui l’ha già pagata, l’hanno rimosso all’improvviso da un film e non solo. Ma in America sono così, entri in un posto con il mitra e va bene, metti una mano li e saltano tutti su..”.
GVR