
Un ragazzo “affettuoso, sempre pronto a scherzare con tutti” e “fedele al suo paese e ai suoi colori”, così viene definito Matteo Carmignato, 18 anni il 5 febbraio. Il ragazzo viveva a Limite sull’Arno, e giocava nell’Us Limite e Capraia. Il suo cuore avrebbe cessato di battere, senza alcun preavviso: quando ha perso conoscenza, infatti, il ragazzo era al telefono con un suo amico. Proprio quest’ultimo ha dato l’allarme. Sul posto, sono giunti i mezzi di soccorso che inutilmente hanno tentato di rianimarlo. Nei giorni precedenti al decesso, Matteo Carmignato aveva avuto l’influenza, ma niente lasciava presagire quanto accaduto.
Lo piangono i suoi compagni di classe e i suoi professori, ma anche il sindaco del paese, Alessandro Giunti: “Di fronte ad accadimenti del genere, è impossibile trovare le parole adeguate per commentare. Possiamo soltanto ricordare questo giovane come un ragazzo solare e allegro di 17 anni. Per la nostra comunità è un grave lutto e ci stringiamo forte intorno ai suoi cari e agli amici”. Non si dà pace anche l’allenatore dei giallorossi Juniores Luciano Gori ha affermato: “Era un ragazzo solare, stava sempre a scherzare. Giocava come attaccante, però ho cominciato a seguirlo solo dalla preparazione di settembre. I suoi compagni di squadra erano poi anche compagni nella vita, nella scuola e a Limite. Ieri aveva telefonato per dire che non sarebbe venuto agli allenamenti perché negli scorsi giorni non si era sentito bene”.
In lutto anche il rione “Di sotto”: “Vogliamo ricordare il nostro amico Matteo, campione e membro fondamentale di tiro alla fune nell’ultima edizione del Palio, lui che era l’amico di tutti che con il suo sorriso riusciva sempre a trasmettere il buonumore”. Una compaesana del ragazzo evidenzia: “Era buono e affettuoso, è una perdita enorme per tutto il paese. I suoi coetanei sono sconvolti, ma tutti noi a Limite siamo distrutti. Non ci sono parole”. Prevista per oggi l’autopsia, poi la salma di Matteo Carmignato verrà riconsegnata alla famiglia per l’ultimo viaggio.
GM