
Si torna a parlare del caso di Emanuela Orlandi, la quindicenne scomparsa in maniera misteriosa nel 1983 a Città del Vaticano. Arrivano infatti le parole con cui Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, apre il documentario prodotto per Sky e scritto insieme a Raffaele Brunetti e Piergiorgio Curzi: “Mia sorella aveva una sola colpa, quella di essere cittadina vaticana”. Secondo la tesi del fratello, in sostanza, il rapimento della ragazza sarebbe una sorta di ritorsione contro il Vaticano, ‘reo’ di aver eletto al soglio pontificio Giovanni Paolo II, un Pontefice il cui ruolo si rivelerà decisivo nel crollo dei regimi comunisti.
“La mia è una delle pochissime famiglie che viveva all’interno di quelle mura. Era come un piccolo paese e il Papa era come il sindaco di questo paese, ci sentivamo protetti” dice Pietro Orlandi nel corso del documentario. Le sue parole sono supportate da quelle di Ilario Martella, giudice istruttore delle indagini Orlandi e di quelle sull’attentato a Giovanni Paolo II. Il magistrato prova a contestualizzare: “Il muro di Berlino inizia a cadere dalla elezione di Giovanni Paolo II”. Per Pietro Orlandi, dunque, la sorella Emanuela sarebbe solo un obiettivo casuale e i misteri dietro la sua scomparsa sarebbero celati ancora in Vaticano.
Qualche mese fa, i legali degli Orlandi, Annamaria Bernardini De Pace e Laura Sgrò, avevano chiesto di poter accedere al dossier segreto sulla quindicenne scomparsa, che sarebbe custodito dal Vaticano, ma era arrivato il diniego. Quello di Emanuela Orlandi resta oltre trent’anni dopo un caso ancora aperto. Due anni fa, la Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sulle sparizioni di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, scomparse rispettivamente il 22 giugno e il 7 maggio 1983. Lo aveva reso noto il procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone. Era anche emerso un documento, pubblicato dal giornalista Emanuele Fittipaldi, che sarebbe una “sintesi delle prestazioni economiche resosi necessarie a sostenere le attività svolte a seguito dell’allontanamento domiciliare e delle fasi successive allo stesso della cittadina Emanuela Orlandi”.
GM