L’appello di papa Francesco sui migranti: “Non abbiate paura di accoglierli”

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La paura dell’ignoto! Questa è secondo Papa Francesco la motivazione che spinge le comunità che ospitano i migranti ad avere un atteggiamento aggressivo e diffidente nei confronti dei nuovi arrivati. Questa paura è l’argomento dell’omelia domenicale in occasione della Giornata mondiale del migrante, per la quale papa Bergoglio ha voluto dedicare un’intera Messa. Se per prima cosa il pontefice si rivolge ai migranti dicendo loro: “Quest’anno ho voluto celebrare la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato con una Messa a cui siete invitati in particolare voi, migranti, rifugiati e richiedenti asilo”, successivamente si rivolge ai fedeli ed in generale agli italiani ponendo loro un quesito: “Nell’incontro vero con il prossimo saremo capaci di riconoscere Gesù Cristo che chiede di essere accolto, protetto, promosso e integrato?”.

Dopo aver posto la domanda al proprio auditorium, il pontefice lascia riflettere i fedeli donando loro degli spunti di riflessione sulla natura delle perplessità che connotano l’essere umano e le comunità nel momento di aprirsi al prossimo: “Non è facile entrare nella cultura altrui – sottolinea il Santo Padre- mettersi nei panni di persone così diverse da noi, comprenderne i pensieri e le esperienze. E così spesso rinunciamo all’incontro con l’altro e alziamo barriere per difenderci”. Questo meccanismo di difesa viene traslato nella comunità diventando intolleranza: “Le comunità locali a volte hanno paura che i nuovi arrivati disturbino l’ordine costituito, ‘rubino’ qualcosa di quanto si è faticosamente costruito”. Il papa fa notare come se questi meccanismi venissero abbattuti, anche le barriere difensive dei migranti, spesso diffidenti verso chi li ospita per paura di pregiudizi e aggressioni immotivate, non esisterebbero.

Il Santo Padre spiega ai presenti come l’avere dubbi o timori non sia un peccato, ma lo diventa nel momento in cui questi sentimenti insiti nell’uomo si tramutano in rifiuto e odio: “Il peccato è lasciare che queste paure determinino le nostre risposte, condizionino le nostre scelte, compromettano il rispetto e la generosità, alimentino l’odio e il rifiuto”. Quindi in conclusione Papa Francesco dichiara che abbandonare i preconcetti permette di tramutare l’accoglienza in un opportunità di crescita. Insomma, esattamente quello che è successo nel paesino molisano di Rigobottoni.

F.S.