
A quasi un anno dalla tragedia di Rigopiano, tante restano le domande senza risposta nella tragedia di Rigopiano e le indagini vanno avanti. In queste ore, assume rilievo la testimonianza resa da Giampaolo Matrone, il pasticcere di Monterotondo, che si è salvato dalle macerie, mentre la moglie Valentina Cicioni, infermiera al Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, non ce l’ha fatta. L’uomo – nei mesi scorsi – aveva fatto parlare di sé per un duro sfogo contro una funzionaria che avrebbe minimizzato sull’allarme.
Ora, Giampaolo Matrone, che sotto quelle macerie rimase per 62 lunghe ore e fu l’ultimo a essere estratto ancora in vita, ha raccontato al ‘Fatto Quotidiano’: “Riuscivo a muovere appena la testa e la mano sinistra, che avevo libera. Intorno a me vedevo solo corpi e macerie. Dov’ero io la neve non era arrivata. Con la mano sinistra riuscivo a liberarmi un po’, Valentina era a pochi passi da me”. La moglie, però, a quel punto già non ce l’ha fatta, ma Giampaolo Matrone è convinto che è stata lei a proteggerlo: “Sono stato senza mangiare e senza bere, ci penso oggi e dico che rispetto a quello che era successo stare senza mangiare e senza bere era il minimo. In tutto questo tempo, ho avuto affianco a me una sciarpa di Valentina, è stata lei a proteggermi in tutto quel tempo”.
L’uomo ha raccontato anche i terribili momenti prima che la valanga colpisse il resort: “Eravamo appena rientrati, ci avevano detto che la turbina non sarebbe arrivata. Mentre parlavamo, io ero sotto a un arco. Di fronte a me, c’erano gli ospiti e i lavoratori dell’hotel. A un certo punto, ho sentito come quando passa la metropolitana. Poi sono volato, avrò fatto una quindicina di metri di volo”. La testimonianza di Giampaolo Matrone è straziante: “Affianco a me ho sentito tre colpi di tosse di una persona, che poi so che non ce l’ha fatta. Ho chiamato subito Valentina e non rispondeva”. Tutto intorno, all’inizio, c’è il silenzio totale: “Le prime chiacchierate le abbiamo fatte con gli altri ragazzi che sono sopravvissuti. Il primo pensiero è stato a nostra figlia Gaia, che non era con noi, era a casa”.
GM