Salvini rilancia: “Riaprire le case chiuse e tassarle”

(Photo by Daniela Parra Saiani/Pacific Press/LightRocket via Getty Images)

Matteo Salvini, leader leghista in piena campagna elettorale, rilancia un suo vecchio cavallo di battaglia e propone la riapertura con conseguente tassazione delle case chiuse. Ecco il suo tweet: “Regolamentare e tassare la prostituzione come nei Paesi civili, riaprendo le “case chiuse”. Ne sono sempre più convinto”.

La presa di distanza di Pia Covre, storica attivista

Pia Covre, storica attivista dei diritti delle prostitute, ha replicato così al leader leghista: “Non voglio fare pubblicità a Matteo Salvini in campagna elettorale. Per questo non dico nulla. Aspettiamo, con ansia, che qualcuno affronti l’argomento spinoso in Parlamento, non quando si devono convincere gli elettori per ottenere consenso, come accade di solito e com’è successo anche oggi. In quell’occasione commenterò volentieri e magari daremo il nostro contributo. Oggi preferisco tacere, anche perché l’approccio al problema della Lega, in passato, non è mai stato quello nostro. In campagna elettorale si fa sempre un uso strumentale di queste tematiche – ha concluso – Io non intendo fare da cassa di risonanza a Matteo Salvini e alla Lega”.

Reazioni durissime alle parole di Salvini

L’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da Don Benzi che si occupa da anni di salvare dalla strada le prostitute replica duramente: “Caro matteosalvinimi, i paesi civili sono quelli che liberano le moderne #schiave del sesso per la #prostituzione. Ragazzine che provengono da quei paesi #stranieri cui tu vorresti impedire l’ingresso in Italia. Costrette a vendersi ai #clienti maschi italiani per due lire”. Beppe Fioroni del Pd aggiunge: “Salvini a forza di inseguire l’obbligo di fare una battuta al giorno e di proporre una sciocchezza al giorno, pensa di far tornare indietro gli orologi della storia d’Italia. La battaglia vera riguarda la lotta alla tratta delle donne e lo sfruttamento della prostituzione, unico strumento per combattere una cultura di oppressione e di violenza”.

F.B.