Scossa di terremoto in Friuli: paura tra la popolazione

Friuli
(websource/archivio)

Stamattina alle 11.22 una scossa di terremoto è stata avvertita in Slovenia, a pochi km di distanza dal confine con l’Italia e il Friuli Venezia-Giulia in particolare, nei pressi di Plezzo. La scossa ha avuto una magnitudo di 3.7 della scala Richter, ad una profondità di 5 km. Vista la bassa profondità, la scossa è stata avvertita perfettamente dalla popolazione. In questi minuti, infatti, sono davvero molte le segnalazioni giunte ai vigili del fuoco così come alle redazioni locali.

Segnalazioni anche dall’Ospedale di Udine: “Ha ballato tutto il terzo piano dell’ufficio zona ospedale di Udine”, il commento di una persona che lavora nella zona. Peraltro Udine si trova ad appena 37 km dall’epicentro della scossa, mentre Trieste è a 75 km. Per il momento non si segnala nessun tipo di danno a persone o cose. Molti Comuni del Friuli hanno avvertito distintamente la scossa di terremoto, da Remanzacco a Tarvisio, passando per Tavagnacco e Cividale. “A Dogna si è sentita molto bene”, scrive una ragazza a un portale locale. Un altro commentatore rileva: “L’ho sentita chiaramente mentre ero seduta sul divano di casa mia”.

Nei giorni scorsi, si era registrata una scossa di terremoto di magnitudo 3.6 ad Amatrice, in provincia di Rieti. L’epicentro, localizzato ad appena dieci chilometri di profondità, è stato registrato a due chilometri dalla località del rietino. La scossa è stata registrata all’alba. Tra l’8 e il 9 gennaio, la terra ha tremato al largo delle isole Eolie: quattro le scosse in 24 ore, la più forte registrata alle 17.58 dai sismografi dell’Ingv di magnitudo 3.6 a una profondità di 19 km nella giornata del nove. Si tratta di un’area, quella tra Capo d’Orlando e Cefalù, al largo delle coste palermitane, già teatro in questi mesi di molti eventi sismici.

Intanto, uno studio condotto da un’équipe di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia ha rivelato l’esistenza di una sorgente di magma nel cuore dell’Appennino meridionale, nel Matese, la cui risalita dà origine a violenti terremoti.

GM