
Capolista in molti collegi con la Lega Nord ci sarà Giulia Bongiorno, avvocato noto per aver difeso diversi imputati eccellenti e in prima linea nella battaglia per i diritti delle donne. Lo ha confermato Matteo Salvini in conferenza stampa, parlando di “una candidatura che riempie d’orgoglio e sottolineando: “La presentazione della candidatura dell’avvocato Bongiorno mi riempie d’orgoglio. E’ il segno di una Lega che cresce, che coinvolge, che punta su professionalità della realtà civile, soprattutto in questo campo che si occupa di sicurezza e di difesa dei diritti delle donne, di riforma della giustizia, che è tema nel quale coinvolgeremo Giulia Bongiorno in Parlamento. La ringrazio per la disponibilità a candidarsi come capolista della Lega Nord in diversi territori”.
Giulia Bongiorno non è certo un volto nuovo nel panorama politico: è stata già deputata con Alleanza Nazionale prima e col Pdl poi. La Bongiorno, peraltro, si era candidata alle scorse elezioni tra le file di Con Monti per l’Italia al Senato, ma non venne eletta. Il noto avvocato si è così presentato ai giornalisti: “A tutto pensavo tranne che potessi correre con Salvini. Ma negli anni mi esprimevo e mi si diceva che la mia posizione era interessante, ‘ma dovevo stare attenta, perché quello che dicevo io lo diceva anche Salvini’. Di Salvini mi ha colpito la nitidezza di idee in tema di sanzioni e di regole. In questo Paese si fanno norme slabbrate che poi il magistrato interpreta come vuole. Chi le scrive non ha calpestato la polvere dei tribunali”.
Giulia Bongiorno ha insistito: “Abbiamo dimenticato totalmente che cosa sia una sanzione. Se fai un omicidio e ti beccano in flagranza rischi di avere uno sconto di pena. Io non ho ansia di libertà. Sono favorevole a regole, sanzioni e divieti. Suona antico? No, suona buono. E’un deterrente per i futuri reati e così evitiamo di importare immigrazione. Lo dicono alcuni magistrati che l’Italia sia diventata una sorta di Paese della cuccagna per i delinquenti che arrivano da tutte le parti. Il delinquente non è stupido: preferisce l’Italia perché trova impunità e sconti di pena”.
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GM