
Nuove scosse di terremoto sono state avvertite in queste ore in Italia. La più forte quella avvertita distintamente ieri mattina dalla popolazione friulana. Il terremoto è stato registrato in Slovenia, a pochi km di distanza dal confine con l’Italia e il Friuli Venezia-Giulia in particolare, nei pressi di Plezzo. La scossa ha avuto una magnitudo di 3.7 della scala Richter, ad una profondità di 5 km. Ma a preoccupare, ancora una volta, è la situazione nei comuni del cratere del Centro Italia, a un anno esatto dalla tragedia di Rigopiano.
Dal pomeriggio di ieri, nel Centro Italia, sono state registrate una quindicina di scosse. Alle 17.55, una scossa di magnitudo 3 è stata registrata a pochi chilometri da Muccia, mentre stamattina all’alba nella stessa zona l’Ingv ha registrato un sisma di magnitudo 3.1. Poi una dozzina di scosse di magnitudo superiore a due sono state registrate soprattutto nel maceratese, ma anche in altre zone del Centro Italia. L’ultima scossa, intorno alle 16, a due chilometri da Pieve Torina, è stata di magnitudo 2. Anche se le scosse hanno una bassa intensità, grande è la preoccupazione di chi è tornato da poco a vivere nelle “casette”, che peraltro hanno problemi strutturali, e deve anche fare i conti con la fine della sospensione del pagamento dei tributi.
GM