“Se muoio uccidete anche il mio cane”: bufera su Alain Delon

(Websource / archivio)

Il grande amore di Alain Delon per gli animali, e i cani in particolare, è arcinoto. Nei suoi 83 anni di vita ne ha avuti ben 50, 35 dei quali sono sepolti nella sua tenuta a Douchy, nel cuore della foresta della valle della Loira. Dove vive solitario,per l’appunto, con un gatto e un cane. Eppure, o forse proprio per questo, hanno destato grande sorpresa e scalpore le sue recenti dichiarazione a Paris Match: “Quando verrà il momento, voglio che il cane muoia con me”, ha confidato il grande attore francese riferendosi al suo Loubo, un pastore belga Malinois di tre anni dal quale non riesce a stare lontano. “Quello che so – ha affermato – è che non lascerò da solo. Chiederò al veterinario di farlo morire tra le mie braccia”

Il Nostro ha messo per iscritto le sue volontà e la precisa richiesta che riguarda il suo amato quadrupede: nel caso in cui morisse prima di lui (che di recente ha raccontato di una depressione latente che lo ha portato anche a meditare il suicidio), il veterinario dovrà sopprimerlo subito tra le sue braccia con un’iniezione. Il che, com’è facile immaginare, ha sollevato un vespaio di polemiche in Francia, soprattutto tra gli animalisti. Pochissimi comprendono le intenzioni dell’attore, e sono invece tantissimi coloro che lo accusano di crudeltà verso gli amici a quattro zampe. “Lo fa per compassione” si legge in uno dei tanti commenti su Twitter, “è talmente megalomane che pensa che il suo cane si lascerà morire di tristezza per lui”. Non mancano le invettive ironiche: “Ma se il suo cane dovesse morire prima di lui, si può sopprimere Alain Delon?”. E poi c’è chi chiama in causa Brigitte Bardot, nota animalista: “Diresti una parola al tuo amico che vuole far sopprimere il suo cane per puro egoismo?”.

“Ho avuto fino a 14 cani contemporaneamente – ha chiarito Delon – . Ho una cappella nella mia tenuta, intorno a questa sono sepolti 35 dei miei cani. Ognuno ha la sua lapide, le coppie sono insieme: qui c’è tutta la mia vita. Oggi, posso dirlo, ho ottenuto l’autorizzazione di essere sepolto nella mia cappella, tra i miei cani”. L’attore ha parlato del giovane pastore belga che vive con lui come del suo “cane di fine vita”. Lo ama “come un figlio” e “se dovesse morire prima di me, cosa che spero, non ne prenderò più altri”, mentre “se morirò io prima di lui, chiederò al veterinario di lasciarci andare insieme. Gli farà una iniezione letale in modo che se ne vada tra le mie braccia. Preferisco così piuttosto che sapere che morirà sulla mia tomba con tanta sofferenza”. Ah, se gli animali potessero parlare…

EDS