Scherma, Montano e il Mondiale a 41 anni: “E punto a Tokyo 2020”

Scherma, super Aldo Montano: altro Mondiale a 41 anni. Lo schermidore Livornese non si ferma: “Non sono stufo, questo è il mio mondo e ho una missione: i Giochi di Tokyo”

Aldo Montano non si ferma: via a un altro Mondiale di scherma. 41 anni e non sentirli. Così lo schermidore di Livorno, tra 5 giorni, salirà su una nuova pedana mondiale alla caccia dell’ennesimo titolo di una carriera prestigiosa.

Destinazione Budapest, con un record speciale: è la 14a coppa del mondo per lui. E non ne ha assolutamente noia: “Non sono stufo – sottolinea l’atleta -, assolutamente. E sapete perché? Perché amo pazzamente la scherma. E’ il mio mondo, la mia vita e la mia famiglia. Finché il fisico risponde, io ci sono. E ho anche una missione: arrivare a Tokyo per la mia quinta Olimpiadi consecutiva. Lo voglio per me e per la squadra. Mi piace questuo ruolo di chioccia, e con questo gruppo di ragazzi posso togliermi ancora grandi soddisfazioni”.

Scherma, altro mondiale per Montano: i precedenti

Allenamento sodo e intenso, ma con un’attenzione doverosa agli acciacchi fisici: “Mi alleno con grande attenzione – ammette il figlio d’arte -, perché devo condividere con una osteonecrosi della testa del femore. Praticamente passo più tempo a fare terapie che a tirare la sciabola, e non posso fare diversamente”.

Reduce dagli Europei un mese fa, dove si è dovuto arrendere di fronte al bi-olimpionico Aron Szilagyi, ora punta a un torneo da protagnista dopo essere arrivato 2° a Padova per le qualificazioni del grande evento. E nel frattempo prepara il futuro. Già presidente della commissione atleti della Federscherma internazionale, Montano fa passi in avanti anche come imprenditore. Ha infatti avviato una società di management, la Golden Sabre Sport & Celebrity, che vanta già assistiti importanti come Ignazio Moser, Frank Chamizo e Fabio Basile.

Per raggiungere il palmare da atleta, però, ce ne vuole. Sono 4 le medaglie olimpiche: un oro individuale e un argentino in gruppo ad Atene 2004, e un doppio bronzo a squadre a Pechino 2008 e Londra 2012. Ai Mondiali, sommando le due modalità, sono invece due ori, sei argentino e tre bronzi. Il grande debutto avvenuta a Lisbona nel lontanissimo 2002. Aveva 23 anni, e fu subito podio con un argento a squadra. L’antipasto di una bacheca che 17 anni dopo non si è ancora saziata.