Sinisa Mihajlovic, il dramma dell’allenatore: “Ho la leucemia”

La conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic, il dramma dell’allenatore del Bologna e la confessione scioccante: “Ho la leucemia”.

“Dall’inizio del ritiro ho avuto sempre la febbre, mia moglie nemmeno poteva crederci che potessi star male. Ho fatto degli esami e i risultati dicono che ho la leucemia”, con queste parole Sinisa Mihajlovic ha confermato in conferenza stampa di essere molto malato. Stamattina, era arrivata la notizia del possibile ritiro dell’allenatore del Bologna. Si tratta di una notizia che sicuramente sconvolge il mondo del calcio ma non solo. L’allenatore ed ex calciatore infatti ha dimostrato di essere personaggio amato dal pubblico non solo degli appassionati sportivi.

La battaglia contro la leucemia di Sinisa Mihajlovic

Nel corso della conferenza stampa, ha dimostrato tutta la fragilità umana, ma al contempo grande coraggio, dichiarando: “Saperlo è stato una botta, sono stato chiuso in casa due giorni a riflettere. Ho pianto anche con i miei giocatori. La malattia è acuta, aggressiva, ma è attaccabile e non vedo l’ora di cominciare”. In centinaia sono già i messaggi su Twitter e Facebook dopo queste poche parole di Sinisa Mihajlovic: “Hai vinto tante battaglie, in campo e non. Vincerai anche questa”, si legge sui social.

Fuori dalla sala stampa, campeggia invece lo striscione dei tifosi: “Sinisa non mollare, Bologna è con te”, c’è scritto. Intanto, dopo l’allenatore è intervenuto il d.s. Sabatini, il quale ha confermato fiducia nei confronti di Sinisa Mihajlovic, che dunque potrebbe restare sulla panchina del Bologna. Queste le sue parole: “Il mister con molto coraggio ha deciso di informare la stampa della sua situazione e gli siamo molto vicini. Lui è il nostro condottiero e rimarrà al Bologna. Noi andiamo avanti con lui”. Parole forti, che dimostrano l’affetto nei confronti del mister, capace lo scorso anno di raccogliere la squadra con un piede in serie B e in crisi di risultati e portarla a una salvezza tranquilla, fatta di colpacci come quello in casa dell’Inter.