Risultati Invalsi 2019, male in inglese ed italiano. Il ministro Bussetti corre ai ripari

Risultati Invalsi 2019, rapporti disastrosi: permangono differenze tra Nord e Sud

Risultati Invalsi 2019 | I risultati delle prove Invalsi 2019, sia per quel che riguarda la scuola primaria che secondaria, sono stati da poche ore presentati alla Camera. Hanno evidenziato risultati molto poco positivi. Permangono alcune differenze regionali, o meglio tra Nord e Sud, per materie come inglese e matematica, materie in cui si sono avuti i peggiori risultati sul piano nazionale.

Risultati scuola primaria

Le maggiori differenze si sono imposte riguardo le competenze in inglese tra gli alunni di quinta elementare del centro-nord e del sud. Se nelle prime due è il 90% di studenti a raggiungere il livello A1 di lettura, al sud è solo l’85%. Per l’ascolto invece, sempre per quel che concerne il livello A1, c’è una differenza del 9% (87 a 78). In matematica, le regioni in cui si sono avuti i valori più bassi della nazione sono Calabria, Campania e Sicilia.

Risultati scuola secondaria

Nei licei a preoccupare è il livello di italiano, materia nel quale il 13% degli studenti ha ottenuti valori molto bassi. In alcune regioni del sud tale percentuale presenta picchi del 25%.

L’inglese rimane comunque uno dei punti deboli, con il 65% che non raggiunge il livello B2 di ascolto, il quale sarebbe previsto alla fine del ciclo degli studi secondari.

Preoccupato, ma con un pizzico di speranza e fiducia, il ministro dell’istruzione Bussetti si è così espresso in merito: “Oltre ad alcuni innegabili segnali di preoccupazione, i risultati contengono anche alcune tendenze incoraggianti e spunti di immediato intervento migliorativo La valorizzazione del sistema nazionale di valutazione, di studenti, scuole, docenti, dirigenti scolastici, è una delle priorità strategiche che ho individuato nell’Atto di Indirizzo politico per il 2019. Per legare un buon sistema di valutazione degli apprendimenti al miglioramento del sistema di istruzione è fondamentale coinvolgere tutta la comunità scolastica affinché si senta protagonista, in piena collaborazione con le famiglie e gli studenti. Ed è quello che stiamo facendo, con l’obiettivo di proporre eventuali regolazioni del Sistema Nazionale di Valutazione”.

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