Di Maio: “La Flat Tax è un mistero, io lavoro al cuneo fiscale”
Luigi Di Maio, vice premier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, ha parlato della Flat Tax ai microfoni di Sky Tg 24. Ecco le sue dichiarazioni: “La Flat Tax per me è ancora un mistero, ancora non ho visto le coperture, anche quella volontaria di cui si parlava ieri non ho capito cosa significasse. Intanto sto lavorando al cuneo fiscale, una misura realistica. Ho trovato 4 miliardi e per la flat ne servono almeno il triplo”.
Non si è fatta attendere la risposta dell’altro vice premier Matteo Salvini che, seccato, ha ribattuto: “Portiamo pazienza, mi sono dotato di una enorme pazienza e la esercito. Anche con Tria perché quando dice che ‘la flat tax vabbè, vedremo, chi vivrà vedrà’,no!”.
Flat Tax, ecco cos’è
La Flat Tax è un sistema fiscale non progressivo, ciò vuol dire che l’imposta resta fissa e non aumenta all’aumentare dell’imponibile. Vi è dunque un’aliquota fissa con una percentuale variabile a seconda del paese in cui è in vigore. Secondo i suoi sostenitori servirebbe a sostenere il ceto medio e a creare una sostanziale equità contributiva per tutti. I detrattori invece ritengono che non sia equo tassare ricchi e poveri allo stesso modo. In Italia non è entrata ancora in vigore ma Matteo Salvini sta lavorando in tale direzione. In Europa, ad aderire a questo sistema, ci sono Russia, Bulgaria, Macedonia, Bosnia Erzegovina, Romania, Ungheria, Ucraina, Bielorussia e Georgia.
Secondo i dati forniti da Il Sole 24 Ore, nel primo decennio di utilizzo dell’aliquota unica (2001-2008) l’economia russa ha registrato una crescita media del 6,6%, con un aumento delle entrate di circa cinque punti percentuali di PIL. Questo però non è una statistica valida per tutti i paesi, soprattutto quelli con il fiscal compact che potrebbe non reggere e creare un aumento del deficit.
M.D.G