Corteo No Tav a Valsusa, oltrepassata zona rossa: lacrimogeni sui manifestanti

Un corteo No Tav si è appena formato in Valsusa. Qui i protestanti stanno cercando di dare fastidio ed anche entrare nelle zone rosse dei lavori per la costruzione dei treni ad alta velocità tra l’Italia e la Francia. 

Un corteo No Tav si è appena formato nell’alta Valsusa. Qui i manifestanti stanno cercando di entrare nelle zone rosse dove ci sono i lavori in corso per la costruzione delle linee ferroviarie. Il progetto è ormai conosciuto da tutti: costruire dei treni ad alta velocità che uniscano l’Italia alla Francia. L’obiettivo è accelerare il viaggio transalpino e favorire gli spostamenti tra alcune nazioni dell’Unione Europea. Per il gruppo No Tav, però, tale costruzione non soltanto è ritenuta eccessivamente costosa, ma anche fondamentalmente inutile. Ed oggi molti manifestanti si sono accalcati a ridosso della zona dei lavori per la Torino-Lione. protestando. Secondo le ultime notizie riportate da Repubblica, il gruppo si è diviso per accerchiare la zona e superare le difese. Una parte dei manifestanti ha scavalcato il cancello, un’altra ha aggirato la parte più difesa e blindata passando dai lati del perimetro.

LEGGI ANCHE —> Trovati due cadaveri in Calabria, la ricostruzione 

Manifestazione No Tav in Valsusa, assediata zona rossa per la Torino-Lione

Per cercare di respingere il corteo No Tav che si è concentrato vicino ai lavori per la Torino-Lione, le forze dell’ordine hanno reagito. Pare infatti che ci sia stato un fittissimo lancio di fumogeni, che hanno reso l’intera Valsusa una coltre di nebbia fastidiosa che provoca lacrimazione degli occhi e secchezza alla gola. Tuttavia pare proprio che la manovra difensiva non sia servita a molto. Dopo essere arretrati per un po’, infatti, i manifestanti hanno comunque continuato ad assediare la zona. Il leader del movimento No Tav italiano, Alberto Perino, ha immediatamente ammonito i suoi sul comportamento da tenere.

“Io spero sia una manifestazione bagnata ma partecipata, fatta con la testa e non con la pancia. Perché chi oggi tira una pietra, una castagna o qualunque cazzata sappia che lo fa solo per fare un regalo a Salvini, non certo per il movimento, non certo per il No Tav”.

N.A.