Bologna, Bigon: “Quello che sta facendo Mihajlovic è incredibile”

Bologna, Riccardo Bigon tra Sinisa Mihajlovic e il calciomercato rossoblu. Lunga intervista del Ds a La Gazzetta dello Sport

Bologna, intervista a Riccardo Bigon tra Sinisa Mihajlovic e calciomercato. Il direttore sportivo del club emiliano, non troppo amante di microfoni e telecamere, fa il punto della situazione a La Gazzetta dello Sport oggi in edicola.

Ma il primo pensiero va inevitabilmente al mister serbo. Malgrado la malattia e le cure in corso, il tecnico è in continuo contatto con la squadra che allena a distanza. Segue allenamenti e partite dall’ospedale, manda messaggi audio e video ed è costantemente presente al centro sportivo.

Il dirigente, incantato, ne ha parlato così: “Credo che pochissime persone al mondo possano reggere una situazione così. Ci vuole energia fisica, costanza, lui porta avanti un lavoro difficile e stressante in una situazione pesante. Sinisa è un fenomeno. Davvero”. Tecnico che prima della malattia aveva mandato un messaggio importante: se bisogna lottare per il 10° posto, è inutile. Bigon sposa in pieno il messaggio del mister: “E ha ragione. L’importante è che il Bologna non si fossilizzi sul fatto che va bene il decimo posto. Anche per questo a Sinisa abbiamo fatto un triennale. L’Europa? Ci penso, dopo la salvezza, sempre. I passi in avanti dobbiamo pensare che siano necessari”. 

Bologna, Bigon tra Mihajlovic e calciomercato

Il sogno del Ds per la stagione 2019/20? “Di essere competitivo in ogni gara”. E pure di riavere qui Sinisa il prima possibile? Non proprio. Perché “Quello non è un sogno: so che è realtà”, dice il 48enne di Padova. Per quanto riguarda il mercato, obiettivo Gustavo Cuellar del Flamengo: “Ha le caratteristiche giuste, serve la stessa formula con cui Donsah è andato al Cercle Bruges, prestito con diritto. Se qualcuno arriverà entro domenica? Fisicamente non credo, quanto agli accordi…”.

Il presente, intanto, ha già portato tre acquisti: “Seguivamo Skov Olsen da due anni, ma anche Tomiyasu dall’ottobre 2018, Schouten e Denswil. Credo che Andreas sia stato convinto dal nostro comportamento e dalla corte che gli abbiamo fatto: siamo andati spesso in Danimarca, abbiamo conosciuto più volte famiglia ed entourage, credo che il passo decisivo sia stata una chiacchierata che ho avuto con lui in hotel: gli ho detto di scegliere la cosa che fosse più giusta per lui, di volere giocatori col sorriso, felici. Questo l’ha reso più sereno e sciolto nel decidere. Se l’ho strappato al Bayern? So che lo voleva sì…”.

Infine l’ammissione: ecco perché non sono arrivati profili come Kevin-Prince Boateng, Mario Balotelli e Claudio Marchisio. Bigon giustifica così: “Perché i giocatori esperti li abbiamo: Palacio, Poli, Soriano, Sansone, Dzemaili, Danilo, Destro per esempio. Quella ricerca della sicurezza esperta l’abbiamo scollinata con loro. E mantenere buonissima parte dell’ossatura dello scorso anno, e per questo va ringraziato Saputo, è stato molto importante. Come mi sto trovando con Walter Sabatini? Benissimo. E lui so che pensa la stessa cosa. Fra l’altro quattro occhi vedono meglio…”.

 

P.C.

 

 

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