Scontrino choc per un imprenditore italiano che ‘denuncia’ su Facebook i prezzi troppo alti
Scattata nuovamente la, ormai annuale, polemica per il caro dei prezzi in alcuni posti turistici dell’estate. Questa volta è il turno della Puglia e di un giovane imprenditore italiano, Sergio Valentini, che su Facebook scrive così: “Oggi mi sono reso conto di essere cambiato. Sono povero ma educato. Vi racconto perché. Siamo stati invitati in un lido “ Vips” a torre lapillo, dopo aver pagato 30€ due lettini ci siamo accomodati e abbiamo iniziato la nostra giornata, quando ad un certo punto le mie bambine + amichetta ( come sempre 😂😂) avendo fame hanno preso i panini dal borsone. Apriti cielo. È arrivata la sicurezza che con arroganza e tono alto ordinava alle bambine: “rimettete immediatamente tutto dentro compreso l’acqua. Qui non potete consumare cose portare da casa“. A quel punto ho detto alle bimbe di finire di mangiare e con tono educato ho ordinato per me è mia moglie ( peccato perché mi ero preparato un paninazzo favoloso). In allegato troverete specifica e “ scontrino “ 😂😂😂. In altri tempi avrei fatto casino. Oggi mi rendo conto di non potermi più permettere un lido così, e lascio spazio ai Vips, perciò l’anno prossimo anziché un mese faremo 2 mesi in Montenegro. Almeno i soldi sono ben spesi. Buon proseguimento di vacanze”.
Il turista apre dunque il dibattito, non solo sui prezzi troppo alti, ma anche sulla mancata possibilità di mangiare cibi portati da casa.
Scontrino choc, la risposta del gestore
La risposta del lido, preso in attacco dai social, in questione però non si è fatta di certo attendere. Il gestore ha infatti chiarito: “Nel nostro lido abbiamo due listini: uno per il bar ed uno per la spiaggia. Il listino per la spiaggia comprende una piccola maggiorazione, giustificata dal servizio che il nostro personale addetto effettua sotto l’ombrellone (come del resto accade in quasi tutti i ristoranti e i bar dʼItalia che offrono il servizio al tavolo). Ordinare, senza scomodarsi, è una scelta libera e consapevole perché tutti i prezzi sono esposti, secondo legge, sia a parete che per mezzo di menu cartacei, in lingua inglese per i clienti stranieri, consegnati prima di qualunque ordine o prenotazione. Per cui ogni prodotto non viene mai acquistato senza conoscerne preventivamente il costo.
Le frise hanno dei prezzi che variano a seconda degli ingredienti scelti, fino alla frisa di 14 euro, di grano Senatore Cappelli, composta con tartare di gamberi, stracciatella, pinoli e accompagnata da datterini gialli. Inoltre, è possibile apportare ulteriori aggiunte che ovviamente ne accrescono il prezzo finale. (Il listino spiaggia ha una maggiorazione di 2 euro, già inclusa nel menù spiaggia). Ci rammarica molto se qualcuno resta insoddisfatto dei nostri servizi, ma ci dispiace molto di più se vengono veicolate e diffuse informazioni non veritiere”
Sull’argomento del non poter consumare cibi da casa, non si può apporre nessun divieto. Ciò nonostante non si può di certo allestire il lido ad area pic-nic come sostiene il presidente provinciale di Cna Balneari Lecce. Nessuna risposta è però arrivata dal gestore e, per capire come sia andata la cosa realmente, probabilmente ci si sarebbe dovuti trovare sul posto. Ora, a voi i commenti.
Oggi mi sono reso conto di essere cambiato. Sono povero ma educato. Vi racconto perché. Siamo stati invitati in un lido…
Pubblicato da Sergio Valentini su Domenica 18 agosto 2019
M.D.G