Sci, Marcel Hirscher si ritira dopo otto Coppe del Mondo

Marcel Hirscher, recordman nello sci con otto Coppe del Mondo vinte, ha deciso di smettere per dedicarsi alla famiglia e ai suoi hobbies.

Sci, Marcel Hirscher si ritira e adesso è ufficiale. In realtà la voce aveva cominciato a circolare già a marzo, alle finali di Coppa del Mondo ad Andorra. Là il campione austiaco aveva riirato per l’ottava volta la sfera di cristallo generale. E molti pensavano che sarebbe stata anche la sua ultima, non perché fosse finito ma solo per la voglia che non c’era più.

Non si sbagliavano, lo sappiamo adesso ache se la notizia è arrivata quasi sei mesi dopo. Marcel Hirscher a 30 anni ha deciso che ormai ha dato tutto allo sport e preso quello che si è meritato. Conclude la carriera con otto Coppe del Mondo consecutive dal 2011 ad oggi. Ma anche due titoli olimpici (Combinata e Gigante ai Giochi di Pyeongchang 2018). Inotre cinque titoli iridati individuali (Speciale a Schladming 2013, combinata a Vail/Beaver Creek 2015, Gigante e Speciale a Sankt Moritz 2017, Speciale a Aare 2019) e due a squadre (Schladming 2013 e Vail/Beaver Creek 2015).

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Hirscher ha detto basta per dedicarsi di più al figlio e alle altre passioni

Se non bastasse, ci sono anche dodici coppe di specialità (sei di Gigante e altretante di Speciale), e una Coppa Europa generale. In totale, Hirscher ha conquistato 67 gare di Coppa del Mondo, 19 in meno del recordman di sempre lo svedese Ingemar Stenmark. Lo svedese rimarrà ancora il più grande di sempre, anche se il suo primato molto probabilmente sarà battuto da Mikaela Shiffrin.

Marcle Hisrcher per dire addio ha scelto una conferenza stampa nella sua Salisburgo: “La decisione finale è arrivata due settimane fa è arrivata la decisione. Sono diversi i motivi che mi hanno portato a questa scelta di vita. Con gli anni che passavano ho notato che avevo sempre bisogno di più tempo. Serviva per  ricaricarmi in estate per poi raggiungere il mio livello in inverno. Il primo segnale l’ho ricevuto ai Mondiali in Svezia quando ho corso con la febbre… Mi sono detto che ero al limite. Non ho avuto grandi infortuni, e voglio smettere prima che sia obbligato a farlo. Voglio avere la possibilità di giocare a calcio con mio figlio, fare motocross e andare in montagna”.

Non è ancora chiaro se rimarrà nel mondo dello sci come testimonial d’eccezione, un tuolo che da anni svolge Alberto Tomba. Oppure se potrà essere utoile agli altri atleti della nazionale austriaca come allenatore. Di sicuro sarà strano l’ultimo weekend di ottobre mon vederlo al cancelletto del Gigante di Soelden che apre la stagione.