Raduno della Lega a Pontida, oltre 100mila persone accolgono il loro leader Matteo Salvini, che evidenzia: “Odio e paura non abitano qui”.
Oltre 100mila persone secondo gli organizzatori hanno preso parte oggi al tradizionale raduno della Lega a Pontida. L’attesa era tutta per Matteo Salvini, ex vicepremier e leader del partito. Per lui era la prima prova importante dopo la nascita del governo Conte bis, da leader dell’opposizione. E il politico non ha deluso le attese. “L’odio e la paura non abitano a Pontida, non cambierei la mia vita con quella di un Renzi di un Conte o di un Di Maio qualunque, tenetevi la poltrona”, con queste parole Matteo Salvini ha galvanizzato il suo popolo.
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Le parole di Matteo Salvini a Pontida
Il leader del Carroccio è stato accolto sul palco dalle note di Nessun Dorma, tratto dalla Turandot di Puccini. In forma e per nulla intimorito dalla marea umana che aveva davanti, Matteo Salvini ha incalzato: “Questa è l’Italia che non chiede l’elemosina ma che chiede lavoro e dignità per i suoi figli. Sfideremo i traditori chiusi nel palazzo. Questa è una delle Pontida più belle di sempre. Col coraggio di essere liberi”. Se fino a oggi il principale bersaglio di Salvini era stato il Partito Democratico, ora diventano gli ex alleati di governo del Movimento 5 Stelle e in particolare il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, reo di aver “svenduto il suo Paese”.
“Il popolo italiano non è schiavo di nessuno”, ribadisce il leader della Lega, che poi spiega come Conte sia andato “nelle zone terremotate senza incontrare i terremotati. Che profonda vergogna”. Sul tema immigrazione, l’accusa va soprattutto al centrosinistra, ai ‘comunisti’ come li definisce Salvini, spiegando che “razzisti, schiavisti e colonialisti stanno a sinistra”. Quindi rileva: “I comunisti di oggi non parlano più agli operai ma ai banchieri”. C’è anche la citazione di San Giovanni Paolo II: “L’Italia o è cristiana o non lo è”. Nel discorso fiume di Matteo Salvini ce n’è per tutti, dunque, quindi il passaggio sulla legge elettorale che dica “basta agli inciuci”.
Da Pontida a Roma: Lega pronta alla manifestazione nazionale
In ultimo, Salvini rilancia sulla manifestazione nazionale del 19 ottobre a Roma, quella che definisce “la festa dell’orgoglio nazionale, vi aspetto tutti. Con noi, poliziotti e carabinieri sorrideranno al nostro fianco”. Dice il leader della Lega: “Il problema è che l’Italia torna ad essere un campo profughi. Lo vedremo nelle prossime settimane. Le ong hanno festeggiato. Se smonteranno il decreto sicurezza sarà un’altra occasione di referendum, perché sia il popolo ad opporsi alle scelte del palazzo. Sull’immigrazione la vede grigia nei prossimi mesi, la vedo male”.
Al grido di “Prima gli italiani”, si chiude una giornata per certi versi storica: in molti ritengono che mai il raduno di Pontida sia stato così popolato. Purtroppo la bella giornata di festa di oggi è stata rovinata da due episodi. Prima un videogiornalista de “La Repubblica”, Antonio Nasso, è stato aggredito da alcuni militanti, quindi è toccato a Gad Lerner essere ricoperto di insulti.