Chi era B.B. King, protagonista del doodle di Google

Oggi il doodle di Google è dedicato a B.B.King, uno dei musicisti e cantanti blues più famosi di sempre, oggi sarebbe stato il suo 94esimo compleanno

Oggi sarebbe stato il suo 94esimo compleanno, così Google ha deciso di omaggiare B.B. King con il suo personalissimo doodle. Come anticipato King, alla nascita Riley B. King, è stato uno dei più famosi musicisti e cantanti blues al mondo. Nacque il 16 settembre del 1925, a Itta un sobborgo dello stato del Mississippi.

B.B. King, la sua carriera

Nel 1943 però si trasferì da Itta, per dirigersi verso Indianola, sempre nel Mississippi, e poi da lì fino a Memphis, Tennessee, facendo l’autostop. Proprio in Tennessee, King imparò a suonare la chitarra e con il cugino Bukka White, iniziò delle trasmissioni live nelle radio di Memphis. Da subito si riconobbe il suo talento per le sei corde, grazie al suo inconfondibile stile. Ed è proprio nelle radio di Memphis che inizia ad usare il soprannome “Beale Street Blues Boy“, abbreviato in B.B. successivamente.

Sei anni più tardi, Riley inizia ad incidere i suoi primi pezzi. A produrre le sue prime registrazioni, ci pensò Sam Phillips, fondatore dell’etichetta discografica Sun Records. Negli anni 50, B.B.King inizia a riscuotere i primi successi, grazie al pezzo intitolato ” Woke Up This Morning“. La sua popolarità inizia a crescere, tanto che nel 1962 firmò per la ABC-Paramount Records. Due anni più tardi, nel 1964, registrò live al Regal Theater di Chicago il suo nuovo album, “Live at the Regal”. In poco tempo l’album diventa un pietra miliare della musica blues.

Negli anni 70 proseguono i successi, grazie ai pezzi To Know You Is to Love You e I Like to Live the Love. In concomitanza con il successo, King inizia aregistrare sempre meno a favore di presenze in film e show televisivi.

King, la discografia e le sue più famose collaborazioni

Durante la sua carriera pubblicò 70 dischi, tra cui 19 live e 10 raccolte. Inoltre trovò tempo per collaborare con i più grandi artisti del momento, come: Eric Clapton, David Gilmour, Phil Collins, Etta James, James Brown, Jerry Lee Lewis, Ray Charles, U2, John Mayer, JGloria Estefan, Tracy Chapman, Sheryl Crow, Elton John, Mark Knopfler, Van Morrison, Aretha Franklin, tra gli altri.

Durante la sua carriera, riuscì a vincere ben 15 Grammy Awards, tra cui l’ultimo nel 2009, dove fu premiato come miglior Album Blues dell’anno. Nel 1984 fu inserito nella Blues Foundation Hall of Fame, mentre tre anni più tardi, il suo nome fu aggiunto anche nella Rock and Roll Hall of Fame.

Il suo nome era spesso riconosciuto anche per la sua inseparabile chitarra, una Gibson ES-355. I due erano talmente inseparabili che B.B. King gli diede persino un nome, “Lucille”. Intorno al nome di Lucille circola anche un racconto, secondo il quale: a metà degli anni 1950, mentre si esibiva in Arkansas, due uomini che assistevano al concerto cominciarono a litigare e rovesciarono una stufa a cherosene, dando fuoco alla sala. King corse fuori, come tutti gli altri, poi si rese conto di aver lasciato sul palco la sua chitarra acustica: si precipitò di nuovo dentro l’edificio per recuperarla. Quando venne a sapere che la lite era iniziata per una donna di nome Lucille, decise di chiamare così la sua chitarra.

B.B.King si spense a Las Vegas il 14 maggio del 2015, a 90 anni. Nonostante la sua morte, la sua legacy rimane viva, ed il suo nome è spesso accostato alla discussione sui migliori blues-man di sempre.

L.P.

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