Milano, militare aggredito con un tagliacarte da uno yemenita. Dubbi sul movente

Milano, militare aggredito poco fuori dalla Stazione Centrale con un taglierino. Lui non è grave, si indaga sullo yemenita che lo ha colpito.

Milano, un militare è stato ferito alla gola con un tagliacarte da un giovani immigratao proprio davanti alla Stazione Centrale. Ma al momento in Procura sono molto cauti nel giudicarlo un episodio di terrorismo. Considereati i precedenti dell’aggressore, piuttosto, potrebbe trattarsi di un episodio legato alla sua situaz9ione instabile.

Tutto è successo in piazza Duca d’Aosta, appena fuor dalla principale stazione di Milano. Matteo Toia, caporale dell’esercito, nella tarda mattinata di oggi è stato aggredito alle spalle dal 23enne Mahamad Fathe, cittadino yemenita. Non è riuscito ad accorgersi in tempo che il suo aggressore aeva un tagliacarte in mano, ma per fortuna le ferite non sono profonde.

Il militare è stato subito soccorso sul posto, mentre una pattuglia dei carabinieri di passaggio è riucita a bloccare in tempi brevissimi lo yemenita. Più tardi è emedrso che lo stesso Fathe la notte scorsa era stato già denunciato perché si aggirava sempre in zona  con una penna e cercava di colpire alcune persone.

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Militare aggredito a Milano, indaga anche il pool antiterrorismo

Mentre lo stavano arrestando, l’uomo avrebbe urlato “Allah Akbar” e ora è indagato per lesioni e violenza a pubblico ufficiale. Toccherà al gip decidere sulla convalida dell’arresto chiesto dalla procura e sulla custodia cautelare in carcere. Intanto il  pool antiterrorismo di Milano, guidato dal pm Alberto Nobili, sta portando avanti tutti gli accertamenti del caso sulla vicenda.

Fathe nel 2017 era arrivato in Italia partendo dalla Libia. Una volta sbarcato nel nostro Paese era stato assegnato ad un centro di Bergamo. Ma si era anche allontanato dalla struttura prima che fosse concluso l’iter per la richiesta di asilo politico e da allora se ne erano perse le tracce.

Il capogruppo della Lega a Palazzo Marino (sede del Comune di Milano), Alessandro Morelli, ha commentato così l’accaduto: “Le aggressioni in Stazione Centrale sono all’ordine del giorno. Chiediamo se sia questa l’idea di integrazione della sinistra milanese. La vediamo impegnata in operazioni mediatiche ma lontana anni luce dall’impegno per la sicurezza che richiederebbe una grande città come Milano”.