Calcio in lutto, la SLA uccide anche Fernando Riksen. Il 43enne difensore olandese aveva scoperto di essere malato nel 2013 ma nonsi era arreso.
Calcio in lutto, la SLA ha fatto un’altra vittima: è Fernando Riksen, 43enne ex difensore olandese che in carriera aveva vissuto le sue stagioni migliori nei Glasgow Rangers. Aveva scoperto di essere malato nel 2013, ha lottato con coraggio fino ad oggi. Lascia la moglie Veronika e la figlia Isabella, 10 anni.
Il decesso questa mattina, annunciato dal club scozzese con il quale Ricksen ha giocato per sei stagioni fino al 2006. Con quella maglia aveva vinto tre volte il titolo di campione di Scozia, per 2 volte la Coppa nazionale e per tre volte la Supercoppa scozzese. Poi aveva scelto l’avventuirta in russa, con la maglia dello Zenit. Lì aveva vinto l’Europa League nel 2009 (anche se in finale era rimasto in panchina). Con i russi per lui anche una Supercoppa Europea battendo il Manchester United prima di tornare in patria. Aveva indossato la maglia del Fortuna Sittard, ritirandosi definitivamente nel 2013.
Ad ottobre di quell’anno l’amara scoperta di quello che tristemente sta diventando un male fortemente legato al mondo del calcio, non solo quello moderno. Nel 2015 ha realizzato un documentario per raccontare la sua esperienza. Lì aveva raccontato che all’inizio non ci credeva, perché era sempre stato bene e pensava ad un errore. “Poi però dopo un mese di esami capisci che è tutto vero”.
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SLA, la lotta di Riksen contro la malattia
Per sostenere la ricerca contro la SLA, Riksen aveva aperto una fondazione che porta il suo nome, e nel 2015 aveva organizzato una partita benefica ad Ibrox Park, lo stadio dei Rangers. All’appello avevano risposto ben 41mila spettatori che avevano prodotto un incasso pari a più di 320mila sterline.
Stewart Robertson, amministratore delegato dei Rangers, l’ha ricordato così: “Siamo tutti distrutti dalla morte di Fernando. Ha combattuto coraggiosamente contro una terribile malattia e i nostri pensieri sono con la sua famiglia”. Poi ha aggiunto che nessuno lo dimenticherà mai anche per il suo coraggio. Era già entrato nella Hall of Fame del club, adesso ci sarà un posto speciale per lui nel cuore dei tifosi e nella considerazione del club.
Paroe commosse anche da Steven Gerrard, attuale allenatore della squadra di Glasgow. “Una notizia molto triste per tutti, specialmente per la sua famiglia. Ho avuto la fortuna di incontrarlo un paio di volte e si vedeva come stava lottando. Sarà ricordato non solo come calciatore ma come uomo”. Domani sera i Rnagers giocheranno in Euripa League contro il Feyenoord: ” Sono sicuro che ci sarà molta emozione allo stadio, Fernando se lo merita. Abbiamo bisogno dell’apporto dei tifosi, sono sicuro che sono molto tristi in questo momento e vogliamo fare tutto il possibile per ottenere una vittoria e dedicarla a Fernando”.