‘Chi l’ha visto?’, Angela Lucanto sarà una delle ospiti neolla puntata di questa sera. Una storia che ricorda molto da vicino i l ‘caso Bibbiano’.
‘Chi l’ha visto?’, Angela Lucanto sarà una delle protagoniste principali nella puntata di questa sera, 18 settembre. Ma chi è Angela? Si tratta della ragazzina, oggi trentenne, alla quale è stata liberamente ispirata la trama della fiction ‘L’amore strappato” con Sabrina Ferilli. Solo che la sua è stata una storia vera, drammatica anche se il finale ha fato emergere la verità.
Una vicenda che sembra ricordare molto da vicino quello che è emerso dalle inchieste sul ‘caso Bibbiano‘, ancora assolutamente aperto. Angela Lucanto raccomnterà la sua triste vicenda personale in prima serata su Rai 3. Lo ha già fatto con un libro, ‘Rapita dalla giustizia’ che sarà lo spunto per l’intervista a ‘Chi l’ha visto?’.
Come ha ricordato più volte la donna, è stata tolta ai suoi genitori per alcuni sospetti infamanti sul padre. Era stato accusato di violenze e così è anche finito in carcere, da innocente come poi è emerso in seguito. “Poi è stato assolto – ha ravvontato Angela – ma io sono stata data comunque in affidamento e non sono potuta più tornare dalla mia famiglia”. Una falsa accusa di pedofilia che con il tempo è diventata una parete quasi insormontabile. E anche se la verità alla fine è emersa, comunque nessuno potrà ridarle l’infanzia che non ha potuto vivere come tutte le altre bambine.
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‘Chi l’ha visto?’, Angela Lucanto ha ritrovato i genitori dopo 10 anni
Angela sapeva che il padre non aveva fatto nulla e che quanto le stava succedendo era una specie di rapimento da parte della giustizia italiana. Viveva a Milano insieme ai suoi genitori, Salvatore e Raffaella, e al fratello Francesco. Senza nessun preavviso, una cugina ancora minorenne dell’uomo lo accusò di abusi sessuali nei confronti suoi ma anche di Abngela.
Così il 24 novembre 1995 la bambina venne prelevata a scuola da un’assistente sociale e due carabinieri, poi portata in un istituto sempre a Milano che accoglieva i bambini maltrattati e abusati. Salvatore fu arrestato, lei avrebbe potuto scagionarlo perché sapeva che non aveva fatto nulla. Invece non fu creduta e così l’uomo dovette passare molto tempo in carcere. Dopo un lungo processo il padre venne condannato a 13 anni di carcere e lei affidata ad un orfanotrofio.
Soilo due anni dopo, Salvatore fu assolto con sentenza definitiva. Angela però nel frattempo era stato dichiarata adottabile dal Tribunale dei Minori che aveva anche tolto la patria potestà alla famiglia. Addirittura a lei venne detto che i genitori erano morti, per farglieli dimenticare definitivamente. Fu adottata da una nuova famiglia, ma non si trovò mai bene e solo quasi dieci anni dopo finalmente il ricongiungimento con i suoi.