Alzheimer: i nutrizionisti vogliono svelare i misteri della malattia

Ogni anno milioni di persone si ammalano di Alzheimer nel mondo: i nutrizionisti vogliono svelare i misteri della malattia.

Alzheimer colpisce milioni di vite in tutto il mondo ogni anno secondo il Rapporto mondiale sull’Alzheimer 2018, ma sia la causa che la cura della malattia rimangono un mistero in campo medico. I ricercatori dell’Auburn University College of Human Sciences stanno attingendo allo studio del cibo e delle diete per esaminare misure preventive, possibili trattamenti e persino potenziali cure per la malattia. In particolare, la tempistica dei pasti spiega in che modo l’ora del giorno in cui una persona consuma cibo influenza il loro metabolismo. Ad esempio, mangiare molto tardi la sera può rallentare l’assunzione di nutrienti e portare a effetti negativi sulla salute.

Leggi anche –> “Sogni”, un film sull’Alzheimer. Loretta e Daniela Goggi: “Raccontiamo la malattia”

Gli studi dei nutrizionisti e l’Alzheimer

Ad affermarlo, è la giovane studentessa di dottorato in nutrizione Lauren Woodie, che studia nel laboratorio del professore associato di nutrizione Mike Greene. L’assunto di base è che un programma alimentare irregolare o una dieta povera possono avere effetti gravi e duraturi sulla memoria. I ricercatori concordano ampiamente sull’idea che una dieta occidentale ricca di grassi abbia effetti negativi sulla memoria. La giovane ricercatrice mette insieme questi due elementi. L’intento della ricercatrice è capire se le interruzioni del ritmo indotte dalla dieta occidentale sono una parte della causa delle interruzioni della memoria comuni a malattie come l’Alzheimer.

Sul tema si fanno diversi passi avanti. Ad esempio, un composto trovato nell’olio extra vergine di oliva – oleocantale o OC – ha mostrato promettenti effetti positivi sulla memoria. Al fine di analizzare completamente la meccanica di come il composto migliora la memoria, la Greene insieme ad Amal Kaddoumi della Harrison School of Pharmacy stanno producendo test sugli animali. L’intento è chiarire i benefici dell’olio d’oliva. Questo è un ingrediente chiave della dieta mediterranea, che Greene ha studiato a fondo e ha dimostrato effetti comprovati dei benefici per la salute della dieta, come il ridotto rischio di malattie metaboliche e cardiache.

La ricerca sulla malattia va avanti…

I ricercatori non hanno ancora dimostrato se una dieta sana può curare l’Alzheimer. Ma i dati suggeriscono che una dieta malsana può portare allo sviluppo di marcatori dell’Alzheimer. Si tratta di dati tutti da approfondire, ma la scienza non si arrende di fronte alla possibilità di una cura. I ricercatori di Auburn lavorano instancabilmente per trovare una soluzione alla malattia di Alzheimer. Una malattia che influenza ogni anno la qualità della vita di milioni di famiglie.

Per approfondire –> LEGGI QUI