Autista di un bus aggredito a Roma, colpevoli identificati. 30 giorni di prognosi per il malcapitato
Fenomeno sempre più frequente è quello delle ‘baby gang’ questa volta, la vittima è un autista di un autobus di Roma. Sembrava una giornata come tutte le altre per il malcapitato, stava facendo il suo lavoro come sempre, se non fosse che sul tratto di strada consueto incontra un gruppo di otto ragazzi. Risate e schiamazzi come normale tra giovani, ma poi si spingono a qualcosa in più: attivano il freno d’emergenza. L’autista dell’autobus della linea 46 a Campo de’Fiori, probabilmente annoiato dal fatto, li ha rimproverati.
L’autista è stato preso a calci e pugni, fino allo svenimento, momento nel quale il gruppo di ragazzi si è dileguato. L’aggressione è scattata in via di Boccea all’altezza del civico 139. L’autista è ora in prognosi per 30 giorni, in attesa di catturare i colpevoli.
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I fatti accaduti a Roma
Una volta aver aggredito l’autista ed averlo portato allo svenimento, i ragazzi sono scappati. Uno di loro ha preso un taxi a cui, grazie ad un testimone, si è risaliti tramite la targa. E’ stata questa la chiave della ricostruzione, perché il tassista si è ricordato di aver accompagnato il ragazzo e gli agenti sono riusciti a prenderlo: si tratta di un ragazzo minorenne di 17 anni. Adesso stanno lavorando per prendere gli altri responsabili.
Il 52enne è stato subito soccorso e portato all’ospedale Gemelli di Roma dov’è stato subito sottoposto ad un intervento chirurgico al setto nasale. Tutto ciò che ricorda è di essere stato colpito e successivamente essere caduto al suolo. Tutti gli altri colpevoli sono stati identificati: si tratta di tutti ragazzi minorenni ed italiani.
Intanto sui social arriva la solidarietà della sindaca di Roma, Virginia Raggi, che scrive: “È inaccettabile quanto subito da un autista del bus della linea 46, aggredito ieri sera durante il lavoro da un gruppo di giovani in zona Boccea. Voglio far arrivare la più profonda solidarietà, confidando che presto gli autori di questo vile gesto siano ricondotti alle proprie responsabilità. Roma non tollera la violenza”.