Camera, il taglio dei parlamentari verrà discusso nella prima seduta utile il 7 ottobre prossimo. Una vittoria dei 5 Stelle appoggiati dal Pd.
Camera, il taglio dei parlamentari fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle è più vicino. Loro l’hanno sempre messo al cento del programma, adesso c’è anche una data. Il 7 ottobre prossimo una seduta del ramo più numeroso nel Parlamento esaminerà il Disegno di Legge.
Un provvedimento che i 5 Stelle hanno sempre messo al centro del loro programma. Perchè tagliare almeno 345 poltrone, sostengono da tenpo, farebbe risparmiare almeno 500 milioni di euro l’anno da reinvestire in opere pubbliche. La Lega sull’argomento ha sempre nicchiato. La nuova intesa con il Pd invece ha smosso le acque come dimostra la decisione dopo la conferenza dei capigruppo della Camera.
Luigi Di Maio, uttualmente impegnato a New York, ha accolto la notizia con entusiasmo. “Manteniamo le promesse e risparmiamo 500 milioni di euro. In questo momento tutti dicono che questo governo è nato per mantenere le poltrone e invece proprio questo governo le taglia, alla faccia di chi ha fatto cadere il predecente governo per non tagliare i parlamentari”. Secondo lui è una partita già chiusa e ringrazia chi ha contribuito ad accelerare i tempi della discussione.
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Basterà il taglio dei parlamentari a stoppare le presunte fronde di chi vuole abbandonare i Pentastellati per pasare alla Lega? Lo scopriremo nelle prossime settimane, magari anche prima del 7 ottobre. Intanto però al primo esame vero l’intesa tra 5Stelle e Pd ha retto perché i Democratici hanno mantenuto la parola data.
Lo sottolinea con forza Graziano Del Rio che però ha rilanciato la palla. Adesso tocca ai 5 Stelle appoggiare le idee del Pd su tutti “gli emendamenti alla legge costituzionale al Senato sull’elettorato attivo e passivo, quelli che nel programma di governo abbiamo definito le garanzie e i contrappesi, e che sono già pronti per essere presentati, insieme alla revisione dei Regolamenti di camera e Senato, insieme ovviamente ad una bozza di legge elettorale“.
Al momento non è assolutamente pronta, ma il Pd preme affinché si cominci almeno a parlarne nelle sedi opportune. Sempre che l’intesa tra i due partiti oggi al governo regga ancora davanti alle prossime scadenze a partire dalla legge di Bilancio.