Emiliano Sala, arriva la sentenza: il Cardiff dovrà versare una parte dei soldi pattuiti con il Nantes. Ma il calciatore è morto durante il volo che lo portava in Galles.
Emiliano Sala, arriva la sentenza: la Fifa ha deciso che il Cardiff dovrà pagare comunque 6 milioni di euro. Un terzo in prartica di quenato il club gallese avrebbe dovuto versare nelle casse del Nantes nel gennaio scorso. Un affare mai completato a causa della tragica morte dell’attaccante argentino in un incidente aereo.
Fino ad oggi il Cardiff, ache se profondamente scosso dalla tragedia, non aveva voluto versere un euro. Il passaggio di Emiliano Sala era stato concluso da poche ore, ma lui in Galles non era mai arrivato. L’aereo sul quale viaggiava si è inabissato nella Manica il 21 gennaio scorso e così tutto era passato in secondo piano.
Ora la Fifa ha emesso un primo parere sul caso. Come si legge sul sito ufficiale “la Commissione Fifa sullo stato dei trasferimenti dei giocatori ha stabilito che il Cardiff City deve pagare al Nantes la somma di 6 milioni di euro. Corrisponde alla prima tranche di pagamento pattuita il 19 gennaio tra i club per il trasferimento di Emiliano Sala. Entro un termine di dieci giorni, il Cardiff City FC e l’FC Nantes possono richiedere una copia dei motivi della decisione”. ma i gallesi potranno anche impugnarla presso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna.
Leggi anche:
Emiliano Sala, arriva la sentenza: la ricostruzione della tragedia
Emiliano Sala e il pilota del piccolo Piper che il 21 gennaio scorso lo doveva portare in Galles scomparvero dai radar nella notte. Successivamente il corpo del calciatore argentino fu recuperato nel relitto dell’aereo nel Canale della Manica. Era a circa 20 chilometri a nord di Parigi.
La causa della tragedia? Sarebbe stato il monossido di carbonio penetrati nella cabina. Secondo i test tossicologici emersi dal rapporto della commisione britannica “i livelli tossici letali e una elevata esposizione al monossido di carbonio al 58%”. Almeno otto pubnti in più rispetto alla soglia di tolleranza.
Secondo il rapporto l’alta concentrazione di monossido potrebbe essere stata causata dal motore a pistoni. In pratica invece di essere espulso attraverso il sistema di scarico, il monossido è penetrato nel sistema di ventilazione. Da qui ha raggiunto la cabina e a quel punto per pilota e passeggero non c’è stato più nulla da fare. Il gas infatti genera danni al cervello e al sistema nervoso. Quindi per il pilota era diventato impossibile pilotare il velivolo che si è inabissato.