No al crocifisso in classe, la decisione del ministro Fioramonti

Decisione drastica del ministro dell’istruzione Fioramonti, che decide nell’abolizione del crocifisso nelle aule scolastiche

Clamorosa decisione del ministro dell’Istruzione Fioramonti, che toglie la priorità alla presenza del crocifisso nelle aule scolastiche. Così Fioramonti riapre un dibattito che da un pò si era assopito.

La sua presa di posizione è avvenuto durante la trasmissione di Radio Rai, “Un giorno da pecora”. Qui il ministro ha dichiarato: “Credo in una scuola laica, ritengo che le scuole debbano essere laiche e permettere a tutte le culture di esprimersi non esporre un simbolo in particolare“.

Si riapre così di fatto, una discussione che prese atto la prima volta nel 1991, quando Adel Smith, presidente dell’Unione musulmani d’Italia e del giudice Luigi Tosti, furono promotori di una campagna anti-crocifisso. A prendere la decisone che chiuse per un pò il dibattito, ci pensò la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Infatti la corte decise che il crocifisso poteva rimanere affisso nella aule.

Ma nonostante abbia apreto il dibattito, Fioramonti declassa questo problema definendolo come “una situazione su cui si può attendere”. Ma Fioramonti non si è espresso solamente a sfavore del crocifisso, ma anche degli altri simboli religiosi, affermando: “Eviterei l’accozzaglia, diventa altrimenti un mercato e non è favorevole nemmeno alla foto di Mattarella nelle aule perché, a suo dire, neanche il presidente la vorrebbe“.

Crocifisso nelle aule, Forza Italia contro Fioramonti

Dopo le parole di Fioramonti, la presa di posizione più dura è arrivata da Fratelli d’Italia. A Parlare per il partito ci ha pensato la deputata Maria Stella Gelmini. L’ex ministro dell’istruzione ha infatti dichiarato: “Il crocifisso non è un elemento di arredo, ma la testimonianza delle radici del nostro Paese“.

Infine la Gelmini ha rincarato la dose contro il ministro Fioramonti: “La sua presenza sulle pareti delle aule scolastiche, contrariamente a quel che pensa il ministro Fioramonti, non impedisce di esprimersi agli studenti di altre culture e religioni, ma sta lì a ricordare che la laicità che il ministro liberamente rivendica è conseguenza diretta proprio delle radici cristiane dell’Italia e dell’Europa“.

L.P.

Per rimanere sempre aggiornato sulla Politica Italiana, CLICCA QUI !