Pedofilia nel maneggio di Caserta: arrestato un istruttore

Pedofilia nel maneggio di Caserta, emergono sette gravissime vicende: arrestato un istruttore di equitazione e titolare della struttura.

(foto pubblico dominio)

Il titolare di un maneggio e istruttore di equitazione della provincia di Caserta è finito ai domiciliari con gravi accuse. Deve infatti rispondere di violenza sessuale pluriaggravata e continuata nei confronti di sue allieve minorenni. L’arresto, avvenuto ieri, arriva alla conclusione di una lunga inchiesta condotta dalla squadra mobile di Caserta. Il coordinamento da parte della procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha un pool specifico riservato alle ‘fasce deboli’ della popolazione, ha contribuito a ricostruire diversi episodi.

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Molestie e abusi alle ragazzine del maneggio: un arresto per pedofilia

L’istruttore di equitazioni avrebbe compiuto abusi sessuali su sette ragazze minori. Tutto parte da una segnalazione in questura di una onlus molto nota, il Telefono Azzurro, interpellata a sua volta da un’allieva minorenne del maneggio. Questa aveva parlato di abusi e molestie perpetrate per anni. Aveva quindi messo sotto accusa proprio il suo maestro di equitazione. A quel punto, gli investigatori guidati da Davide Corazzini hanno iniziato gli accertamenti. Decisivo per ricostruire cosa accadeva il racconto della ragazza. Le sue parole hanno rotto un muro di omertà che terrorizzava le altre giovani coinvolte.

La polizia, sul racconto della ragazza, ha iniziato a scoprire una situazione più preoccupante di quella iniziale. Infatti, sono emerse altre sei vicende più o meno simili a quella denunciata dalla ragazza. Abusi che a quanto pare andavano avanti da anni, nell’inconsapevolezza delle famiglie. Le vittime erano di età compresa tra i sei e i 14 anni. Proprio una delle allieve più grandi avrebbe denunciato cosa accadeva. In particolare, viene sostenuto che l’imprenditore titolare della struttura usava metodi coercitivi per assicurarsi il loro silenzio. Una delle frasi che le ragazzine si sentivano ripetere era: “Non ti permettere di parlare, tanto nessuno ti crederà”. In uno dei casi accertati, l’istruttore – dopo aver bloccato una ragazzina – avrebbe iniziato a strofinarsi contro di lei. Tra le organizzazioni che da anni denunciano quanto accade nei maneggi c’è Horse Angels, che ha già spiegato di volersi costituire parte civile in un futuro processo. Della vicenda si occupa anche la trasmissione ‘Storie Italiane’ del primo ottobre.