Sgarbi: “Nessuna religione ha espresso tanta bellezza come la nostra”

 Vittorio Sgarbi esalta la religione cristiana definendola come maggior esponente di bellezza e bacchetta Maurizio Crozza

Presente come ospite negli studi di Virus, Vittorio Sgarbi è stato protagonista di un’affascinante monologo, in cui ha anche preso di mira un servizio di Maurizio Crozza sul Natale. Il focoso critico d’arte infatti, ha esaltato i caratteri della religione cristiana ed anche di quella musulmana affermando: “Dobbiamo essere felici di tanta bellezza noi e i musulmani, dobbiamo essere contenti che ci sia qualcuno che può rappresentare Dio“.

Sgarbi ha poi continuato il suo monolo, prendendo di mira tutti che loro che vogliono togliere il crocifisso dalle scuole, ma non solo. Il critico si è messo anche contro quelli che non vogliono festeggiare il Natale, quelli che non fanno il presepe. Successivamente, durante la trasmissione condotta da Nicola Porro, il focoso critico ha preso di mira anche il politically correct, affermando: “Non è mai bene negare nulla di sé. L’integrazione è uno dei concetti più ridicoli che siano mai stati imposti“.

Vittorio Sgarbi attacca Maurizio Crozza

Ma il monologo di Vittorio, non si è fermato ad un duro attacco contro integrazione ed al politizamente corretto. Il critico ha poi preso di mira il comico satirico Maurizio Crozza, ed il suo concetto di natale.

Sgarbi ha infatti affermato: “Natale è qualcosa di diverso da quello che intende Crozza. Natale è la natività di una persona che ha fatto una rivoluzione, per cui l’uomo non deve odiare l’altro” – ha poi continuato – “Dio scende in terra per diventare uomo: si diminuisce. La vera dività del Cristo è la sua umanità, il suo essere uomo. Ed è nell’essere uomo che è Dio, non nel risorgere. Ebbene, noi festeggiamo questa persona che ci ha resi amici, che ha trasformato homo homini lupus in homo homini deus. Per cui noi non possiamo far male all’altro. Senza distinguere che sia o non sia della nostra religione. Ma senza nemmeno negare la nostra“.

Vittorio Sgarbi ha poi continuato entrando nel pieno del suo ragionamento, mostrando capolavori di Caravaggio, Giotto e Piero della Francesca: “Nessuna religione ha espresso tanta bellezza come la nostra. Dobbiamo essere felici di tanta bellezza, noi e i musulmani” – ha poi evidenziato – “Dobbiamo essere contenti che ci sia qualcuno che può rappresentare Dio. Perché Dio è incommensurabile per un uomo piccolo ed è troppo grande per rappresentarlo per le religioni musulmana ed ebraica, ma per la nostra religione è un uomo. E quindi posso parlare di Lui bambino, di Lui adolescente, di Lui adulto. Posso raccontare tutto di Lui perché è un uomo, come me”. Per Sgarbi la grandezza del cattolicesimo “è l’umanità, non la divinità“.

Inoltre la carrellata di immagini di opere d’arte, è servita a Sgarbi per augurare a tutti gli spettatori di Virus un buon Natale. Infatti il critico ha concluso il suo discorso affermando: “Buon Natale a tutti che non siete nati nel giorno in cui è nato Gesù Cristo, ma dovete a Gesù Cristo la vostra libertà, l’uguaglianza, l’indipendenza della donna, la bellezza…tutto!“.

L.P.

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