Inter Conte ha parlato in conferenza stampa. Il tecnico della squadra nerazzurra ha detto la sua sullo stato di forma dei ragazzi. Di seguito le dichiarazioni del mister.
Inter, Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa. L’allenatore italiano sarà a breve impegnato in una gara contro la Juventus che potrebbe nascondere più di qualche insidia. Il Derby d’Italia non è di certo una gara come le altre e l’ex bianconero vivrà una partita davvero speciale. Data la classifica, poi, i nerazzurri non possono sbagliare: bisogna vincere per restare in cima. Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore italiano.
Inter, Conte: “Ai tifosi ricordo che è uno sport, Sarri un’aggiunta”
“Che gara sarà? Sarà una partita tra due squadre che sono in testa alla classifica, hanno fatto meglio delle altre. Stiamo parlando comunque della 7a partita, tutti i valori verranno fuori più avanti: io dico sempre vedremo più avanti da parte nostra che ambizioni e spazio ci ritaglieremo in questo campionato. E’ una bellissima partita, tanti vorranno guardarla: ci deve essere la voglia, l’entusiasmo e il coraggio di giocarla.
Lukaku e le assenze? E’ l’ultima partita di questo ciclo, è inevitabile che alla ripresa io mi auguro di contare su un numero di giocatori più numeroso: chi era più in ritardo ha costretto gli altri a fare straordinari. Il nostro campionato passerà molto dal coinvolgere tutti i calciatori della rosa per dividere bene le energie affinché i soliti non siano costretti a giocare in modo continuativo: è importante per una squadra che affronta più competizioni l’avere tutta la rosa a disposizione. Lukaku giocherà se darà le garanzie e se sarà a posto: altrimenti giocherà un altro.
Cosa penso di Maurizio Sarri? La Juventus ha già un’idea, una propria fisionomia: stiamo parlando di una squadra che ne ha vinte cinque e pareggiata una. Ha già una fisionomia, è una squadra che è abituata a vincere, che ha in rosa giocatori abituati a vincere, è una squadra fatta. Possiamo parlare di maggior possesso, di maggior numero di occasioni: però hai una base di giocatori già fatti, con esperienza, trascorsi importanti, con investimenti importanti. La Juventus aggiunge, non sostituisce: anche quest’anno ha aggiunto, complimenti a loro per il loro livello. Va dato merito perché ogni anno sono saliti: si è creato un gap importante a livello italiano che non è facile colmare. Noi stiamo cercando farlo: abbiamo iniziato la rincorsa per riposizionarci vicini. Loro sono una squadra già fatta, hanno tutto: noi stiamo nascendo e stiamo cercando di fare questo tipo percorso”.
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Poi l’appello ai tifosi
“Il messaggio l’ho dato dieci giorni fa: abbiamo la fortuna di fare uno sport che è amatissimo nel mondo. Dobbiamo essere esempio, trasmettere valori positivi ed essere entusiasti di giocare calcio: è uno sport, non una guerra. E’ uno sport, che deve tramandare valori umani e sportivi positivi: non deve lasciare odio, altrimenti sono il primo che alza la mano e dire basta. Non mi tiene nessuno a fare l’allenatore: noi dobbiamo fare questo, sarà sempre più difficile. Odio e violenza attecchiscono alla grande: c’è solo da aver paura.
Con l’esperienza in Inghilterra, sono tornato qui e sono in difficoltà perché vedo situazioni che mi fanno chiedere chi me l’ha fatto fare. Fin quando la passione verso il calcio supera queste situazioni, va bene: ma quando queste situazioni fanno abbassare la passione, sono il primo a salutare”.